Progetto Ferretti “ex Yard Belleli” di Taranto: pubblicato il bando da Sogesid
Le offerte dovranno essere presentate entro il 26 febbraio 2024; la realizzazione completa delle opere è prevista entro il 2026
Atteso da tempo, è stato pubblicato il bando da Sogesid per i lavori di messa in sicurezza, bonifica e infrastrutturazione primaria dell’area ex Yard Belleli interessata dal progetto del gruppo Ferretti.
L’Accordo Quadro – specifica il corriereditaranto.it che ne riporta dettagliatamente tutte le condizioni – riguarda l’affidamento della redazione del progetto esecutivo e l’esecuzione dei lavori necessari agli interventi di messa in sicurezza permanente del sito “ex Yard Belleli” (progetto dell’Autorità di Sistema del Mar Ionio) e di costruzione ed esercizio degli opifici industriali, degli impianti e delle opere connesse per la realizzazione di un insediamento produttivo (progetto Ferretti).
Le prestazioni oggetto dell’Accordo Quadro si attiveranno, mediante la sottoscrizione di tre contratti attuativi: il primo riguarderà la redazione della progettazione esecutiva per l’importo a base d’asta di €1.785.854,67 e dell’intero progetto di “Messa in Sicurezza Permanente e riconversione industriale, sviluppo economico e produttivo in area ex Yard Belleli sita nel porto di Taranto”, dell’importo totale dei lavori pari ad €150.441.384,25 nonché la progettazione esecutiva degli ulteriori lotti quali stralcio del predetto progetto esecutivo che si rendano necessari per l’esecuzione degli interventi da affidare; la richiesta di individuazione degli ulteriori lotti sarà disposta mediante Ordine di servizio emesso dal RUP, nel periodo di validità dell’Accordo Quadro. Il termine di scadenza per la presentazione delle offerte è il 26 febbraio 2024.
L’Accordo quadro è finanziato per €118.323.732,94 da più fonti di finanziamento, in particolare ad oggi le fonti pubbliche disponibili sono: € 40.456.867,31 a valere sul Fondo Infrastrutture, € 28.056.191,00 a valere sul Fondo della Regione Puglia, piano stralcio risorse FSC 2021- 2027, delibera CIPESS 79/21, € 49.810.674,64 a valere su anticipazione dell’AdSP.
L’Accordo Quadro avrà una durata pari a 48 mesi decorrenti dalla stipula dello stesso con eventuale proroga per un massimo di mesi 12 dopo la scadenza finale. Per durata dell’Accordo Quadro si intende il periodo entro il quale la Stazione Appaltante potrà procedere all’affidamento di singoli appalti specifici, mediante sottoscrizione di contratti attuativi con l’affidatario. L’Accordo Quadro si esaurirà comunque decorsi 48 mesi ancorché non siano state interamente impiegate le somme richieste e cesserà di avere efficacia alla scadenza fissata, anche se nel corso della sua durata non sia stata affidata alcuna attività e senza alcun diritto dell’affidatario di chiedere indennizzi o risarcimenti o compensi di qualsiasi natura. I contratti attuativi delle singole prestazioni dell’Accordo Quadro conserveranno efficacia sino al completamento delle attività oggetto di affidamento, anche se la loro durata dovesse superare il termine di validità dell’Accordo Quadro e senza che, in questo caso, l’Appaltatore possa chiedere indennizzi, risarcimenti o compensi di qualsiasi natura. La Stazione appaltante potrà non attivare alcuna delle prestazioni oggetto del presente Accordo Quadro, ovvero attivarne solo alcune. In tal caso l’affidatario non potrà avanzare alcuna richiesta a titolo di corrispettivo, rimborso indennizzo alla Stazione Appaltante. La progettazione esecutiva deve essere redatta secondo i contenuti previsti e consegnata alla Stazione appaltante entro il termine perentorio di 60 giorni naturali e consecutivi dal provvedimento di attivazione del servizio di progettazione esecutiva emesso dal RUP o dal RUP in fase di Esecuzione. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’Accordo Quadro, è fissato in 450 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
Il cronoprogramma prevede per le fasi di affidamento 90 giorni dalla validazione del progetto e per l’esecuzione dei lavori 18-19 mesi. Mentre i lavori per la parte pubblica saranno appaltati dalla Sogesid che avrà anche l’incarico di Responsabile del Procedimento, verifica e validazione progetti, di direzione lavori e collaudo delle opere terminate, quelli afferenti al privato verranno affidati direttamente dal gruppo Ferretti Group guidato dal presidente Tan Xuguang e dall’amministratore delegato Alberto Galassi.
L’area interessata dal progetto è divisa in due lotti, il primo però è stato già bonificato: il progetto di bonifica per il secondo lotto è stato rivisto proprio in funzione delle esigenze del gruppo Ferretti ed è pronto da tempo.
Per quanto attiene il secondo lotto, si prevede in particolare il completamento della bonifica già avviata col primo stralcio, col capping di circa 40 ettari di superficie, il marginamento della falda sul lato interno, dopo quello già ultimato nel primo lotto a ridosso del mare, l’ammodernamento della banchina portuale adiacente all’area interessata alla bonifica, la gestione dell’impianto TAF (trattamento acque di falda).
Il progetto dovrebbe avere una ricaduta occupazionale stimata in circa 200 unità. Però – precisa il corriereditaranto.it – nel contratto sottoscritto con il gruppo Ferretti è prevista la clausola sociale che prevede che il 50% dei posti di lavoro dovrà arrivare dal bacino degli ex Taranto Container Terminal, riducendo quindi i veri e propri posti nuovi a 100, con la speranza che una volta a regime possa creare un indotto di imprese tale da poter consentire l’assunzione dei tanti lavoratori inattivi da anni a causa della chiusura di molti siti produttivi tra Taranto e provincia.
Le opere previste dal programma, lungo e complesso, dovrebbero essere concluse in circa due anni, ovvero entro il 2026.
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