Tankoa: subito al lavoro con due mega-yacht a Civitavecchia
Da indiscrezioni nel cantiere ex-Privilege si lavorerà a breve alla costruzione di due scafi da circa 50 metri ciascuno. L’allestimento interno sarà eseguito nel cantiere di Genova
Le prime notizie di cronaca locale informano che nel cantiere ex Privilege di Civitavecchia, in attesa dell’arrivo ufficiale della concessione quadriennale da parte dell’Autorità Portuale a Tankoa, si sta già lavorando alacremente per iniziare l’attività il prima possibile.
Si tratta di indiscrezioni, specifica il trcgiornale.it, ma l’esigenza di Tankoa sarebbe quella di iniziare a breve la costruzione di due yacht di medio-grandi dimensioni per i quali vi sono ha già ordinativi contrattualizzati.
Nel particolare, a Civitavecchia, saranno immediatamente allestite due imbarcazioni attorno ai 50 metri di lunghezza. Nel cantiere ex Privilege si costruiranno i due scafi: si tratterà quindi di lavori riguardanti in particolare l’acciaio e l’alluminio, per i quali saranno utilizzate imprese locali. Ad altre imprese locali saranno affidati i lavori di realizzazione delle componenti elettriche ed elettroniche, queste saranno poi affiancate e assistite anche da altre aziende del settore artigianale.
Ogni singolo yacht si prevede che impegnerà il cantiere di Civitavecchia per circa un anno. Gli scafi saranno poi trasferiti direttamente a Genova dove si lavorerà per gli allestimenti interni, alla verniciatura e alla rifinitura finale.
Entro la fine del 2024, prosegue il tcrgiornale.it, o al massimo all’inizio del 2025, è previsto il completamento del primo scafo nel cantiere di Civitavecchia.
Dal lato della ricaduta occupazionale si parla prudentemente di circa duecento lavoratori, prevalentemente del settore metalmeccanico. Un’iniezione di forza lavoro che – spiega il media locale – potrebbe contenere parzialmente la perdita di posti di lavori prevista dopo la dismissione del carbone a Torre Nord, ma secondo stime più ottimistiche, una volta a regime, l’attività del cantiere Tankoa di Civitavecchia, contando anche l’indotto, dovrebbe poter garantire tra i 300 e i 400 posti di lavoro.