Muove i primi passi il progetto di un nuovo biobunker Made in Italy
A svelarne alcuni dettagli è Dario Mazzarelli, amministratore delegato di Bio Bunkermed
In Italia sta prendendo forma un progetto per la fornitura di un nuovo genere di bio carburante particolarmente innovativo e adatto alle navi. Ad annunciarlo con un’intervista rilasciata a SHIPPING ITALY è stato Dario Mazzarelli, amministratore delegato di Bio Bunkermed, start up che ha come scopo fondativo la produzione e lo stoccaggio di un combustibile che sarebbe già pronto e utilizzabile senza dover stravolgere la tecnologia della quasi totalità delle navi mercantili esistenti, né la logistica, né altro.
L’obiettivo di Biobunker Med è “quello di ‘avere’ un nostro biobunker che sia un ‘Made in Italy’: composto da olio combustibile italiano e componente biodiesel italiana. Stiamo portando avanti una trattativa con una società petrolifera per produrlo e avere nostri stoccaggi del nostro prodotto che può essere utilizzato, da subito, dalle navi che vanno ad olio combustibile; sto parlando quindi del 90% del naviglio mercantile esistente. In seguito prevediamo di realizzare una miscela di gasolio 001 e biodiesel” si legge nell’intervista. “Quello che stiamo proponendo insieme ad Assarmatori – aggiunge Mazzarelli – è un combustibile semplificato come già è possibile avere nel Nord Europa che si ottiene con la miscela di olio combustibile con la cosiddetta ‘materia prima pretrattata’ (invece del biodiesel), cioè nello specifico l’olio di anacardo. Dai risultati del trial di laboratorio che abbiamo svolto il biobunker che ne deriva è, in termini di viscosità e di potere calorifico, ancora migliore della miscela con biodiesel (Fame) e riporta risultati parimenti importanti riguardo alla riduzione della Co2, di Nox e anche di costi”…CLICCA QUI e continuare a LEGGERE l’intervista integrale su SHIPPING ITALY
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