A Civitavecchia nessuna istanza concorrente alla richiesta di concessione presentata da Tankoa
Il cantiere guidato da Vincenzo Poerio sembra avere ormai la strada spianata per insediarsi nello scalo laziale dove intende effettuare inizialmente lavori di carpenteria su nuovi scafi
Sia dall’Autorità di sistema portuale che dal cantiere le bocche rimangono ancora cucite, quantomeno fino al termine della relativa istruttoria, ma, secondo quanto appreso da SUPER YACHT 24, l’istanza di concessione presentata da Tankoa Yachts per poter operare (almeno inizialmente) per quattro anni su una superficie di circa 30.500 metri quadrati dove sorge l’ormai ex Privilege non ha avuto concorrenti.
Alla scadenza fissata del 30 novembre, infatti, non sono state presentate altre istanze oltre a quella depositata dal cantiere guidato da Vincenzo Poerio che, salvo colpi di scena al momento non attesi, potrà presto prendere possesso delle aree e iniziare a riattivare l’attività di costruzione di scafi nel porto di Civitavecchia.
Gli stessi vertici di Tankoa Yachts già all’ultima Monaco Yacht Show di settembre scorso, erano apparsi fiduciosi sulla possibilità di poter sbarcare nel porto laziale svolgendo attività di carpenteria complementari e propedeutiche alla costruzione di scafi da trasferire poi allo stabilimento di Genova Sestri Ponente per le fasi di allestimento finali.
La “richiesta di concessione ex art. 36 cod. nav. per la durata di 4 (quattro) anni” comprende “gli insistenti manufatti” e fa esplicito riferimento al voler “mantenere un cantiere per la produzione navale industriale, previa esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione rivolti a rendere funzionale il cantiere alle attività”.
Lo scorso maggio l’a.d. di Tankoa Yachts, Vincenzo Poerio, aveva pubblicamente presentato proprio a Civitavecchia i piani di sviluppo del cantiere nello scalo laziale parlando di lavorazioni di “carpenteria metallica, di meccanica, di elettronica, coibentazioni e pitturazioni. Vogliamo iniziare – aveva detto – con le attività di costruzione di scafi e sovrastrutture e tutte le attività di preallestimento” dei super yacht a marchio Tankoa. Poi, “con l’andare del tempo e con opportuni programmi di formazione”, il progetto di Tankoa sarebbe quello di “creare o collaborare con aziende che si vengono a formare con personale specializzato per fare attività un po’ più ricche, che sono gli allestimenti nautici e le attività di arredo che richiedono standard qualitativi necessari da poter mettere sul mercato”.
In parallelo il cantiere ha anche importanti piani di sviluppo presso il sito produttivo di Genova Sestri Ponente. Sempre al Monaco Yacht Show il marketing manager Guido Orsi aveva raccontato che è “in corso con il Comune di Genova e con la Regione Liguria un proficuo dialogo relativo alla possibilità di realizzare, replicando in piccolo quanto fatto dal vicino stabilimento di Fincantieri, un mini-ribaltamento a mare che ci consenta di ampliare le superfici operative a nostra disposizione. Si tratta di aree che andrebbero ad aggiungersi al terreno di circa 3.000 mq coperti recentemente aggiunti al cantiere e dedicati a lavorazioni speciali quali carpenteria, verniciatura, falegnameria e alla produzione di piscine su misura a marchio Tankoa”. Questo piccolo ribaltamento a mare del sito produttivo nella migliore delle ipotesi consentirà al cantiere di avere “quattro capannoni allagabili da 80, 70, 60 e 50 metri per l’allestimento di altrettanti super yacht”. Il tutto nell’arco di tre anni.
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