Il Consiglio di Stato ha detto sì al Regolamento che riforma i titoli professionali del diporto
Espresso parere favorevole sullo schema sottoposto e trasmesso dal Ministero dei Trasporti lo scorso 31 agosto
Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, la scorso luglio aveva preannunciato che stava (lentamente) volgendo al termine l’iter per riformare i titoli professionali del diporto e ora un importante step è stato superato. Il Consiglio di Stato ha infatti appena espresso parere favorevole allo schema di regolamento di modifica del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 10 maggio 2005, n. 121, “Regolamento recante l’istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto”.
La relazione ministeriale pervenuta dal Mit lo scorso 31 agosto è stata esaminata da Palazzo Spada chiamato a esprimersi sulla “disciplina dei titoli professionali per il personale marittimo che presta attività su imbarcazioni e navi da diporto utilizzate a fini commerciali in attività di noleggio, su quelle utilizzate a fini esclusivamente lusori e sulle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche di cui all’articolo 3, comma 1, della legge 8 luglio 2003, n. 172”.
Il tutto al fine di “rendere il mercato del lavoro del diporto maggiormente competitivo e di aggiornare la normativa nazionale dei relativi titoli professionali, l’articolo 36-bis del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171 (recante il codice della nautica da diporto), inserito dall’articolo 27 del decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229″, che “ha previsto un titolo semplificato per lo svolgimento dei servizi di coperta su unità da diporto, ovvero il titolo di ufficiale di navigazione del diporto di 2ª classe”. Il regolamento in questione pevede poi che “il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti modifichi la disciplina prevista dal decreto n. 121 del 2005, al fine di assicurare la piena compatibilità dei titoli professionali del diporto con il nuovo titolo istituito”.
Nel si legge che “lo schema di regolamento risponde alle esigenze di settore legato alla stagionalità turistica e alla difficoltà, da parte delle società di charter, nel reperire personale marittimo idoneo all’imbarco per la navigazione nazionale su unità di piccole e medie dimensioni. Inoltre, si rende necessario rivalutare alcuni requisiti necessari al conseguimento dei titoli professionali, requisiti divenuti penalizzanti soprattutto con riferimento ai periodi di navigazione richiesti e alla tipologia di unità da diporto idonee all’imbarco ai fini del necessario addestramento”.
Quanto alla decorrenza del provvedimento, IL Consiglio di Stato scrive che “l’articolo 2, comma 1, stabilisce che le disposizioni si applicano a decorrere dal novantesimo giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale”.
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Rixi: “Sui titoli professionali della nautica stiamo concludendo l’iter”