Meloni: “Nella prossima Legge di Bilancio un collegato dedicato all’economia del mare”
Era dal 1986, dalla visita di Bettino Craxi, che un premier non prendeva parte all’evento fieristico genovese di settembre
Genova – La visita del presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, al Salone Nautico Internazionale di Genova ha lasciato particolarmente soddisfatti Confindustria Nautica e tutto il comparto non solo per la partecipazione di persona alla fiera ma anche per quanto ha detto.
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha sottolineato che “con la visita del presidente Meloni interrompiamo la lunga assenza dei vertici istituzionali del nostro Paese al Salone Nautico: era dal 1986, dalla visita di Bettino Craxi, che un premier non prendeva parte al Salone”.
Anche Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, ha posto l’accento sul fatto che “mai, durante 63 edizioni, c’era stato un ascolto così importante da parte del Governo” verso la nautica e il Salone di Genova. “Noi Presidente corriamo talmente veloci che – come ho detto ai suoi Ministri – se ci togliete un po’ di zavorra e ci asfaltate bene la pista, correremo ancora più veloce. Le chiedo un’ultima cosa Presidente: alla prossima riunione del Consiglio, ricordi ai suoi Ministri la promessa fatta al presidente di Confindustria Nautica al Salone” sono state le parole di Cecchi.
La Meloni ha risposto dicendo che “non è il comparto della nautica che deve ringraziare me per essere venuta qui oggi a colmare una lacuna di 37 anni dall’ultima visita ufficiale di un Presidente del Consiglio dei Ministri al Salone Nautico. Devo ringraziare questo comparto, perché quando si hanno delle aziende che riescono a raccontare, produrre, dimostrare l’eccellenza italiana come il settore nautico ha fatto questi anni, dando lavoro alle maestranze italiane, producendo una filiera che dà lavoro a oltre 200 mila lavoratori in Italia facendo attenzione alla nostra tradizione, che è la tradizione della nostra eccellenza, che produce per 7 miliardi di euro e che inevitabilmente si riversano anche nelle casse dello Stato italiano e fanno un pezzo delle risorse che lo Stato italiano può spendere, credo che sia il Governo di questa Nazione che deve venire qui ed avere l’umiltà e la responsabilità di dire grazie per il lavoro che questo settore ha saputo rappresentare e per l’eccellenza che ha raccontato nel mondo”.
La premier ha poi agiunto: “Sono venuta anche perché questo è un Governo che ha voluto concentrare un pezzo delle sue scelte strategiche proprio sul tema del mare. Il mare è una delle infrastrutture più strategiche di cui l’Italia dispone e non si può non avere una strategia su come creare al meglio una sinergia tra tutti gli attori che operano nell’economia del mare. Come saprete, la settimana scorsa è stato presentato il Piano del Mare: c’è un ministero specifico che si occupa di questa materia e che ha messo insieme tutti gli attori di questa filiera. Li ha messi attorno al tavolo, ha ascoltato i bisogni di quelle filiere, ha raccolto le indicazioni che venivano dalle imprese che operano in quei settori, ha fatto una strategia e l’ha scritta in un Piano. Presidente, non c’è bisogno che ricordi ai ministri quali sono gli impegni che si sono presi, perché nella prossima Legge di Bilancio, noi abbiamo un collegato dedicato all’economia del mare. Nel collegato raccoglieremo le esigenze e le proposte, che arrivano dai vari settori compreso il settore della nautica con le sue necessità di semplificazione. Questo è un settore che spesso è stato fatto oggetto di demagogia, a volte è stato vituperato. Usciamo da questa logica: chi produce eccellenza italiana può solamente essere ringraziato e difeso”.
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