Fatturato record a 7,3 miliardi e leadership nell’export a livello mondiale per la nautica italiana
Commentando le statistiche del rapporto “La nautica in Cifre” Cecchi (Confindustria Nautica) ha detto di aspettarsi un rallentamento per gli anni a venire
Il valore dell’industria nautica in Italia nel 2022 è arrivato al valore record di 7,3 miliardi di euro (“mai toccato prima”), un dato in crescita di un +20% rispetto all’esercizio precedente. L’export di imbarcazioni e yacht ha toccato a giugno scorso il nuovo picco storico di 3,74 miliardi di euro, consolidando così una leadership di mercato a livello internazionale per il nostro Paese e consentendo al Belpaese di riprendersi il ruolo di primo Paese esportatore mondiale di imbarcazioni e yacht.
A ‘certificarlo’ sono i dati della 46ma edizione del Boating Economic Forecast, la nuova edizione di Nautica in Cifre – Log, l’annuario statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in partnership con Fondazione Edison presentato nel gionro di apertura del Salone Nautico Internazionale di Genova.
Numeri ancora straordinariamente positivi e in crescita ma ci sarà da aspettarsi un rallentamento: “Sotto i 24 metri prevediamo di assistere a un livellamento” ha spiegato Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica aprendo la conferenza di presentazione dello studio. “Al Governo – ha proseguito – abbiamo chiesto semplificazione, per correre di più. Corriamo già veloci, se ci togliete la zavorra andremo ancora più veloci”.
Dello stesso parere sui trend attesi è apparso Stefano Pagani Isnardi, Direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica che, oltre a evidenziare la straordinaria “curva di crescita del nuovo millennio”, ha anche spiegato come ci si attenda “una normalizzazione dei tassi di crescita. Le nostre imprese sono affaticate da questi tassi di crescita ma ha preannunciato che “il 2023 darà ancora importanti soddisfazioni”.
Nonostante il perdurare dell’incertezza globale a livello economico e politico, il vento favorevole alla produzione cantieristica nautica tricolore ha continuato a soffiare anche nell’anno nautico appena concluso, specialmente nel comparto dei superyacht, di cui i cantieri italiani rappresentano il 50% degli ordini del dato globale e che l’88% della produzione cantieristica nazionale è diretta all’estero” ha sottolineato.
In questa fase espansiva i mercati tradizionali sono sicuramente quelli che hanno registrato i più interessanti tassi di crescita nel 2022 rispetto all’anno precedente: fra le nazioni extra-Ue gli Usa consolidano il loro primato di principale importare di unità da diporto prodotte in Italia, con un incremento del 57%; il Regno Unito passa al secondo posto con un raddoppio dell’import (+108%).
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24
In calo (-3.420) il numero di navi e di unità da diporto battenti bandiera italiana