Presentati da Associazione Marche Yachting and Cruising i primi numeri sull’impatto della nautica
Regione Marche e Autorità di sistema portuale hanno assicurato attenzione e fondi a un comparto che muove 1 miliardo di euro
Il Cannes Yachting Festival è stato il palcoscenico anche per la presentazione della prima parte di uno studio macroeconomico svolto dall’Università politecnica delle Marche sull’importanza e l’andamento dell’industria nautica nella regione da parte dell’Associazione Marche Yachting and Cruising.
L’appuntamento di fronte alla stampa di settore nazionale e internazionale, al quale hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, la dirigente del Settore Innovazione e Internazionalizzazione, Stefania Bussolett, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo, e il presidente dell’Atim – Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche, Marco Bruschini, si è tenuto a bordo del super yacht Uv di 45 metri metri costruito da Palumbo Superyachts.
“La ricerca macro-economica dell’Università Politecnica delle Marche, che durerà fino ad inizio 2024, aiuta l’Associazione a capire meglio le dinamiche di sviluppo del cluster e a darci ancora più consapevolezza di insieme” ha detto il presidente del cluster Maurizio Minossi. “Come Amyc lavoriamo da due anni su formazione, supporto alla innovazione e rapporto con le istituzioni; a novembre – ha annunciato -, sempre di concerto con la Regione Marche e l’Autorità Portuale del Medio Adriatico Centrale, parleremo anche di come richiamare gli yacht prodotti, sia per riparazioni/manutenzioni che per turismo di alto livello”. L’occasione sarà il 3° Forum di SUPER YACHT 24 intitolato: ‘Le Marche: la Regione delle navi di lusso’.
Lo studio condotto da UnivPm esposto dal professor Donato Iacobucci mostra un comparto della nautica di lusso nelle Marche che conta 200 siti produttivi e un numero di addetti pari a 3.309 unità, l’11,3% del totale regionale. Il fatturato del settore, che nel 2022 ha superato il miliardo di euro, è trainato principalmente dall’export che rappresenta oltre il 90% delle vendite.
Per il 2023 la ricerca prevede una crescita del fatturato stimata tra il 15% e il 20%: quello delle navi da crociera di lusso è il segmento che registrerà la crescita più elevata secondo la ricerca. La produzione nautica e da crociera si caratterizza per la rilevanza di prodotti e servizi acquistati da fornitori specializzati e circa l’80% delle attività è affidato alle filiere dei terzisti presenti nel territorio.
Il 74% delle vendite effettuate da fornitori specializzati sono indirizzate alle aziende operanti nel settore della nautica da diporto e delle crociere. Inoltre, i fornitori specializzati operano non solo sul mercato locale ma anche a livello nazionale e internazionale, fungendo da ponte per lo scambio di conoscenze e competenze tra la regione e il mercato globale.
Data la strategicità del settore l’assessore Antonini ha annunciato che a breve la Regione Marche istituirà un tavolo di confronto tra pubblico e privato per condividere progetti e obiettivi e per sviluppare il territorio e le politiche comuni: “Il comparto – ha spiegato – muove qualcosa come 1 miliardo di euro solo nella nostra Regione, creando occupazione e coinvolgendo numerose filiere produttive perciò stiamo studiando soluzioni per sostenere questo importante settore, un fiore all’occhiello della nostra economia”.
C’è già uno strumento finanziario a disposizione del comparto secondo quanto ricordato dall’assessore: “E’ il primo bando, emanato a valere sulla nuova programmazione del Por Fesr 2021-2027, da 45 milioni su ricerca e sviluppo al quale possono accedere anche le grandi imprese. A breve uscirà anche un bando da 28 milioni di euro con cui verranno supportati progetti di innovazione e di diversificazione di prodotto o di servizio che prevedano soluzioni innovative basate sulla ‘twin transition’ ”.
La Regione è impegnata per il comparto anche sul fronte della logistica e delle infrastrutture: “Abbiamo aperto un dialogo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e con le imprese della nautica per comprenderne le necessità e per condividere strategie utili allo sviluppo ulteriore di questo comparto» ha detto Antonini, che ha informato la stampa anche sull’intenzione di portare avanti, sempre nelle Marche, la produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili.
L’importanza del settore anche per la sua capacità di promuovere il territorio sotto il profilo dell’ospitalità e del turismo è stata sottolineata anche dalla presenza alla conferenza del direttore Atim, Marco Bruschini.
Il cluster marchigiano raggruppa 25 aziende fra cantieri navali, designer, interior contractors e fornitori che hanno fatto delle Marche uno dei principali distretti di riferimento per gli yacht di lusso e le navi da crociera di lusso. Queste imprese da sole incidono per quasi un terzo sulla produzione regionale.
Per l’Adsp del Mar Adriatico Centrale è intervenuto il presidente Garofalo dicenco che “la cantieristica fa parte dell’identità di questi porti e ha sviluppato una forte rete di imprese manifatturiere, ben rappresentata dall’associazione Marche Yachting and Cruising. Siamo convinti del valore aggiunto dei cantieri navali nei porti come hub che attraggono professionisti qualificati e stimolano l’innovazione. Per questo nella pianificazione dei porti c’è un’attenzione specifica allo sviluppo di questo settore”.
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