Incidente tra yacht a Porto Cervo: a processo i comandanti
Per l’impatto che causò lo scorso anno la morte di un manager tedesco l’accusa è di naufragio e omicidio colposo. L’udienza a novembre
E’ stata fissata per il 28 novembre dalla procura di Tempio Pausania – informa l’Ansa – l’udienza per il rinvio a giudizio dei due comandanti che il 31 luglio dello scorso anno entrarono in rotta di collisione nelle acque antistanti Porto Cervo causando la morte del manager tedesco Dean Kronsbein, di 63 anni.
I comandanti dei due superayacht Amore e Sweet Dragon (di proprietà della famiglia Berlusconi), rispettivamente Mario Lallone, 68 anni, e Luigi Cortese, di 58, dovranno rispondere alle accuse di naufragio e omicidio colposo. Saranno assistiti dagli avvocati Egidio Caredda e Fabio Varone.
Secondo la ricostruzione della Guardia Costiera le due imbarcazioni stavano navigando a velocità sostenuta nel tratto di mare tra Li Nibari e l’isolotto delle Rocce e entrate in rotta di collisione, lo yacht Amore, per evitare lo scontro, andò a finire sugli scogli e il suo proprietario, Dean Kronsbein, sbalzò fuori dallo yacht e impattò violentemente sugli scogli con la schiena andando in arresto cardiaco: per lui non ci fu niente da fare.
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