Sequestrato a Salerno il superyacht Alalya di 47 metri
La ragione è il mancato pagamento dei 150.000 euro da parte dell’armatore russo al cantiere viareggino che aveva eseguito il lavoro alla sala macchine tre mesi mesi fa
Il 47 metri Alalya consegnato nel 2005 dal cantiere Isa Yachts è attualmente sotto sequestro a Salerno dopo aver trascorso tutta l’estate navigando fra la Costa Azzurra e il Sud Italia; qui ha terminato la sua vacanza con il fermo giudiziario.
La società proprietaria, secondo l’avvocato Bertuccelli, avrebbe pagato solo un piccolo acconto all’azienda viareggina trascurando di saldare il conto totale che ammonta a circa 150 mila euro partendo in navigazione in un percorso che lo ha visto nelle acque della Costa Azzurra, poi a Marina di Stabia (comune di Torre Annunziata) e infine a Marina degli Arechi nella costa amalfitana, dove è stata fermata. Qui le sono stati apposti i sigilli per il sequestro preventivo da parte della Capitaneria del Porto di Salerno e qui rimarrà in attesa dell’udienza con la controparte fissata dal giudice Andrea Luce del Tribunale di Salerno per il 31 agosto.
Il giudice ha quindi ritenuto che il credito vantato dalla società viareggina in quanto documentato da fattura regolarmente emessa e provata da contratto e corrispondenza intercorsa con il capitano della nave dia l’adeguato fumus di buon diritto e ritenendo plausibile una partenza dello yacht verso altre mete, anche estere, ha disposto il sequestro conservativo dello yacht intimando al comandante di non far ripartire l’imbarcazione senza il suo ordine.
L’Alalya, precedentemente noto come Lady Dahlia e Kiss, secondo il sito www.cronachemaceratesi.it nel 2020 era di proprietà di Nasser Al- Khelaifi, imprenditore, dirigente sportivo e politico oltre che ex tennista qatariota, presidente del Paris Saint Germain e dell’European Club Association.
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