Columbus Yachts presenta la nuova ammiraglia Atlantique 65 metri
Molte innovazioni caratterizzano questo 65 metri a partire dal suo aspetto lineare, senza eccessi, estremamente asciutto ma armonioso nella sua eleganza “istant classic” realizzata con l’attento studio a volumetrie e proporzioni
Linee armoniose e contenuti innovativi contraddistinguono la nuova ammiraglia di 65 metri della gamma Atlantique di Columbus Yachts, brand di Palumbo Superyachts.
La serie dispone di quattro versioni da 37m, 43m, 47m e 55m e in cantiere sono attualmente in produzione due modelli da 43 metri ed uno da 47 metri.
“Questo nuovo 65 metri è la naturale evoluzione di una linea che ci sta regalando tante soddisfazioni.” commenta Giuseppe Palumbo, fondatore e amministratore unico di Palumbo Superyachts. “Una linea esterna ancora più dettagliata e sinuosa, dove la struttura dei ponti è magistralmente bilanciata e leggera da avere l’impressione che questi siano sospesi. Enrico Lumini e tutto il team di Hot Lab hanno segnato un’altra incredibile pietra miliare nella storia del cantiere Columbus.”
“L’idea di base era quella di creare un volume caratterizzato da grande linearità e coerenza stilistica, senza ridondanze, senza eccessi: una linea elegante e pulita quasi fosse derivata da una barca a vela, o da un’auto sportiva degli anni 50. Nessuna concessione a sovrastrutture stilistiche, ma solo pulita, netta, essenziale.” commenta Enrico Lumini di Hot Lab. “Da questa idea di base ne è nato uno yacht dall’aspetto innovativo e inaspettato, che nella sua estrema asciuttezza trova la sua forza espressiva più radicale e che al tempo stesso si mostra in tutta la sua eleganza con uno stile che sembra essere sempre stato lì davanti ai nostri occhi”.
Columbus Atlantique 65 rappresenta la costante attenzione all’innovazione incrementale, e mai radicale, che si possa raggiungere: così nasce un instant classic. Un modello più maturo e capace di esprimere a tutto tondo la filosofia della gamma Atlantique – spiega il cantiere.
Molta attenzione è stata posta alle volumetrie esterne caratterizzate da linee perfettamente coerenti, pulite, che corrono da poppa a prua senza soluzione di continuità, creando superfici lisce, levigate, rigorose e una grandissima attenzione alle proporzioni, così che i pieni e i vuoti fossero sempre perfettamente bilanciati, da qualunque angolazione.
Riguardo agli aspetti innovativi: il primo è l’attenzione alla composizione tridimensionale con uno studio che ha portato non a ragionare dal profilo e poi in qualche modo a trarne una versione a tre dimensioni, ma piuttosto a scolpire una pietra già levigata, già di per se proporzionata e a ricavarne una forma sempre naturalmente fluida e coerente.
Il risultato sono le superfici che si rincorrono l’una con l’altra e sembrano finire l’una nell’altra, senza interrompersi: non si osserva una sovrapposizione di strati, bensì un unico elemento, all’interno del quale è stato ricavato lo spazio necessario.
Le innovazioni incrementali non si limitano agli esterni: anche il layout prende spunto da questa filosofia e ne sfrutta ogni possibilità. Nasce così la Pool Terrace di poppa: una piscina a sfioro su un ponte che non è né il main deck né la spiaggetta di poppa, ma una terrazza sopraelevata di quel tanto che basta per consentire al tempo stesso tre piccole, ma significative, innovazioni: l’ingresso a tutta altezza nel beach club di poppa, quasi fosse una Spa affacciata su un giardino; l’effetto terrazza dello spazio piscina, che fa godere l’ospite della miglior vista possibile sull’ambiente circostante; la privacy dello spazio esterno del main deck, che in qualche modo protetto dal volume della terrazza stessa consente agli ospiti di godere di uno spazio aperto generalmente meno sfruttato, soprattutto in porto.
Il connubio tra layout e design degli esterni è a prua: la volontà di mantenere l’altezza generale contenuta e per questo motivo di lavorare su uno schema a tre ponti chiusi (lower, main e upper, oltre chiaramente ad un bottom deck di servizio) porta inevitabilmente con sé la necessità di posizionare la plancia di comando sull’upper e di conseguenza avere la cabina armatoriale sul ponte principale ma senza la classica vista a prua. Si tratta infatti di una cabina semi-duplex, con un primo vano dedicato ad ufficio, cabina armadio e stanza principale ed un secondo, più appruato, composto dal bagno e da un salottino sopraelevato. In questo modo la cabina gode di un cielino alto più di 3 metri, skylight infiniti, spazi degni di un 80 metri e perfino un accesso privato alla jacuzzi di prua.
Il layout è stato sviluppato per ospitare fino a 12 persone divise in 4 cabine Vip posizionate sottocoperta, cabina armatoriale sul main deck e una quinta cabina vip sull’upper deck.
L’equipaggio è composto da 16 elementi oltre al Comandante, suddivisi in 10 cabine.
La propulsione è affidata a due motori MTU 12V4000M63 da 1500kW ciascuno, per una velocità massima di progetto equivalente a 17,5 nodi. La velocità di crociera si attesta a 14 nodi, mentre l’autonomia a 11 nodi è di 5500 miglia.
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