I nuovi superyacht italiani al prossimo Monaco Yacht Show
La panoramica dei superyacht che potranno essere visitati a Port Hercule e le loro principali caratteristiche
Prenderà il via fra poco più di un mese una delle manifestazione fieristiche più importanti e prestigiose della nautica mondiale: il Monaco Yacht Show. L’evento che si terrà dal 27 al 30 settembre a Port Hercule nel Principato di Monaco sarà l’occasione per il debutto di molti superyacht dei quali forniamo una parziale panoramica fra quelli italiani che, per la prima volta, saranno in mostra nel porto turistico monegasco.
Ancorato a Port Hercule ci sarà il nuovo 65.7 metri di Rossinavi, Alchemy, con lo scafo della Vitruvius progettato da Philippe Briand. Lo yacht a tre ponti ha fatto parlare di sé per essere stato sviluppato interamente su Zoom. Con oltre 330 metri quadrati di aree esterne oltre a svariati servizi, fra cui una vasca idromassaggio, risponde in pieno all’esigenze dell’armatore amante della vita all’aperto.
Il secondo yacht che citiamo è 57Steel di Sanlorenzo, secondo scafo di questa serie del cantiere di Ameglia, ma con un volume di 1000 Gt: il doppio rispetto al primo esemplare. Ha un beach club di 110 metri quadrati e tre pareti apribili su tre lati.
Il cantiere Baglietto presenterà invece il suo fiore all’occhiello della serie sportiva T-Line: si tratta del primo modello ibrido T52 progettato da Francesco Paszkowski . Ha un’autonomia di 7.600 miglia nautiche e può rimanere all’ancora fino a 10 ore facendo affidamento solo sulla carica della batteria. Rispetto al classico Baglietto la sua poppa è rinnovata e ha un beach club aperto, che si estende su due ponti; ha inoltre una piscina con pavimento a profondità variabile.
Columbus Yachts presenterà il suo 50 metri dorato che, oltre al particolare colore, ha una serie di innovazioni tecniche fra le quali il sistema di sanificazione a bordo che incorpora il plasma freddo per l’eliminazione di virus e batteri presenti nell’aria. E’ dotato di ampi spazi esterni e di un eliporto touch-and-go a prua che può trasformarsi in un cinema all’aperto.
Anche lo yacht debuttante di Tankoa è un 50 metri; si tratta di Gray, che si unisce alle sue gemelle Kinda e Olukun, ma sfoggia uno scafo opportunamente “whisper grey” accanto a una sovrastruttura “jet black”. Firmato Francesco Paszkowski Gray ha una piscina più grande, con pareti in vetro e uno schermo cinematografico ad alta definizione anche dal lato acustico.
Farà il suo debutto un particolarissimo catamarano costruito da The Italian Sea Group da 46,5 metri di lunghezza e un raggio di 17,3 metri. Lo yacht ‘Art Explorer’ è una galleria galleggiante e uno dei più grandi catamarani al mondo. Commissionato dall’appassionato d’arte Frédéric Jousset, che con esso intende ospitare mostre in tutto il mondo, sarà comunque utilizzato per due mesi all’anno come charter. E’ stato disegnato da Axel de Beaufort e Guillaume Verdier.
Troveremo poi il 45 metri di Isa Yachts UV II, un modello semi custom disegnato da Enrico Gobbi – Team for Design con un profilo sportivo e, all’interno, arredi turchesi e dorati di Luca Dini. Le sue principali caratteristiche sono l’ampiezza del suo beach club, un bar personalizzato sul prendisole e un sistema audio all’avanguardia del valore di 1.000.000 di euro integrato da Videoworks.
Sulle banchine monegasche ci sarà anche X-Space di Sanlorenzo, 44 metri svelato per la prima volta nel 2021, che ha uno dei suoi cinque ponti interamente dedicato all’armatore con ogni possibile servizio e comodità, inclusa una piscina. L’altra sua particolarità è l’ampio uso del vetro nella sua realizzazione, sia all’interno che all’esterno.
C’è poi un debutto che promette di essere molto interessante ma che resterà segreto fino all’ultimo e riguarda il costruttore The Italian Sea Group. Sappiamo solo che l’imbarcazione misura una lunghezza di 43.5 metri.
Un altro Baglietto in mostra a Port Hercules: questa volta si tratta di un 40 metri che appartiene a una delle serie di maggior successo del cantiere: il Dom 133. Gli esterni sono di Stefano Vafiadis, il suo layout è tradizionale con il ponte di poppa su due livelli come gli altri precedenti tre esemplari, ma a distinguerlo è lo sky lounge sul ponte superiore. Anche le vetrate sono ribassate e lateralmente è stato installato un grande mobile bar che può servire anche la zona pranzo all’aperto.
Il 35,2 metri di Pershing è il primo scafo della sua serie sportiva Gtx116. L’armatore è americano e dopo aver cercato per anni lo yacht dei suoi sogni per navigare nelle acque di Miami lo ha finalmente trovato grazie al cantiere di Mondolfo. La linea areodinamica del profilo denota tutta la sportività in termini di prestazioni di questo superyacht. Notevole anche il suo beach club di 39 metri quadrati, collegato alla plancetta da un parapetto elettroidraulico che crea un’area lounge sul lungomare.
Il 35 metri del Cantiere delle Marche, Stellamar, presenta una linea adatta alle acque del Mediterraneo ma è in realtà un’esploratore truccato per girare in quelle di tutto il mondo. Le sue peculiarità riguardano una “gru invisibile” per giocattoli e tender e l’impressionante autonomia di 5.500 miglia nautiche. Il progettista è il noto architetto Francesco Paszkowski. Molte sono le sue soluzioni per regalare benessere e comodità, come ad esempio la sauna e l’hammam che si trovano nella cabina armatoriale.
Il 29,3 metri di Arcadia Yachts, Arcadia A96, è dotato per la prima volta di pinne stabilizzatrici Waveless Stab40 “ecologiche” oltre che di pannelli solari che gli consentono di navigare tra le otto e le nove ore in modalità silenziosa. Igor Lobanov ha firmato gli interni di questo superyacht in linea con l’attenzione del cantiere agli aspetti ecologici e naturali, ha un layout “multiflessibile” che riesce a sfruttare al massimo la sua larghezza di 8,7 metri.
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