La burocrazia ritarda lo sviluppo del progetto Ferretti Group a Taranto
Dopo 4 mesi dall’approvazione della Conferenza dei Servizi il decreto per il progetto per la costruzione di scafi e di un centro di ricerca nell’area ex Belleli non è ancora stato firmato dai ministeri competenti
I ritardi della burocrazia bloccano l’investimento del gruppo Ferretti a Taranto nonostante questo sia stato avviato già da molto tempo e abbia ottenuto l’autorizzazione finale.
Ne scrive oggi il Quotidiano di Puglia, ricordando che l’investimento per costruire gli scafi degli yacht sull’area (220.000 metri quadrati dove sviluppare l’impianto industriale per realizzare modelli e stampi e un centro di ricerca per materiali avanzati) prospiciente il Mar Grande di Taranto, ex Belleli, aveva avuto il parere positivo della Conferenza dei Servizi indetta dal Ministero dell’Ambiente e le prescrizioni di Ispra e Arpa Puglia il 5 aprile scorso; era stato così dato il via al progetto integrato di messa in sicurezza permanente e di riconversione industriale, sviluppo economico e produttivo dell’area.
Interpellato dal giornale pugliese il presidente della Port Authority del Mar Ionio Sergio Prete conferma infatti che non ci sono novità in proposito e di essere sempre in attesa della firma del decreto ex articolo 252 bis da parte dei ministeri dell’Ambiente e delle Imprese: “Abbiamo sentito quelli di Ferretti perché sia noi come Authority che loro, tramite la società pubblica Sogesid, abbiamo già recepito le prescrizioni della conferenza dei servizi nel progetto esecutivo e quindi non appena il decreto sarà firmato la Sogesid potrà pubblicare il bando di gara per i lavori relativi a messa in sicurezza, bonifica e infrastrutturazione primaria”. “Operativamente non si è fatto ancora niente – rileva Prete – “Se Ferretti sia infastidito per i ritardi? Non lo so, certo che le cose andrebbero fatte con una certa urgenza, ma poi la realtà spesso è un’altra.” aggiunge il presidente dell’ente portuale.
Anche altre fonti vicine al quotidiano pugliese riportano in proposito: “che il Gruppo è in attesa del decreto. Che non è ancora arrivato. In azienda si aspettavano comunque tempisitiche lunghe. In teoria chi investe potrebbe pure scoraggiarsi considerato che il primissimo passo è stato fatto nel 2020, ma loro hanno ormai deciso e vogliono esserci. Il decreto l’azienda se lo aspetta entro l’anno. Queste le previsioni perché quest’atto non è una cosa rapida”. E nel comunicato di qualche giorno fa relativo ai sui primi 6 mesi 2023 Ferretti ha infatti detto che si è in attesa per quanto riguarda Taranto.
Il progetto Ferretti riguarda nella sua prima parte la messa in sicurezza del sito Ex Belleli. Nella seconda parte sono previsti la costruzione e l’esercizio degli impianti e delle opere connesse da parte del gruppo Ferretti. La Sogesid Spa (società in house dei ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture) è progettista del secondo lotto della messa in sicurezza e bonifica della falda nell’area ex Belleli, mentre Ferretti dell’intervento di riconversione industriale e sviluppo economico. Le fonti pubbliche destinate all’iniziativa prevedono 45,5 milioni di euro del Fondo Infrastrutture, 28.056.191 euro del Fondo della Regione Puglia (piano stralcio risorse Fsc 2021-2027), 14.222,448 euro di anticipazione dell’Autorità portuale. Complessivamente 201.2 milioni di euro di cui 137.5 di finanziamento pubblico tra completamento della bonifica e infrastrutturazione e 63.6 di investimento privato. Sono previsti 200 occupati diretti, indotto a parte.
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