Nuove aree per la cantieristica nautica nel futuro del porto di Livorno
La port authority prevede di estendere la funzione cantieristica su una superficie pari a circa 5.800 mq verso l’Alto Fondale
La realizzazione in testata del Molo Alto Fondale di una darsena di ormeggio dei mezzi di servizio e di una torre per servizi tecnico-nautici; la riprofilatura della banchina lungo il canale industriale lato Nord-Ovest; una nuova riperimetrazione delle aree destinate alla cantieristica nautica e la modifica funzionale dell’area ex centrale Enel.
Sono queste le proposte di “modifica non sostanziale” al Piano Regolatore Portuale contenute nell’Adeguamento tecnico funzionale adottato stamani dal Comitato di Gestione dell’Autorità di sistema portuale toscana per Livorno.
In particolare, spiega una nota dell’Adsp, “nella prima proposta viene evidenziata la necessità di realizzare all’Alto Fondale una infrastruttura in grado di garantire sia spazi di ormeggio per i mezzi nautici a servizio delle attività portuali, sia la disponibilità di un edificio (torre) con uffici e sala di controllo in grado di consentire una visuale aperta sul porto e in mare per la sicurezza della navigazione e la tempestività di intervento. La Darsena di Servizio, che sarà destinata ad ospitare la flotta di Piloti, Ormeggiatori e Rimorchiatori, si ottiene riducendo la resecazione della testata del molo esistente”.
L’ente stima che per “la realizzazione darsena dei mezzi di servizio sia pari 4,76 milioni di euro mentre per la realizzazione della torre piloti sono previsti 15 milioni di euro. La durata complessiva per la realizzazione delle due opere è rispettivamente pari a 18 e a 13 mesi”. Per questo e per ogni altro intervento dell’Atf la copertura andrà ovviamente ricercata nei prossimi mesi.
“L’intervento previsto nell’Atf – prosegue la nota in relazione al secondo punto – riguarda la sponda di ponente del canale industriale successiva al dente di attracco della Calata Bengasi ed è finalizzato al miglioramento delle condizioni di sicurezza della navigazione nel canale. L’obiettivo è quello di realizzare il riallineamento del tratto di sponda centrale, oggi rivestito di massi naturali e arretrato di sei metri rispetto alla parte banchinata. Si prevedono 10,8 mln di euro per la realizzazione della Difesa di sponda del canale industriale e 540.000 euro per i dragaggi”.
Quanto alla terza proposta “L’adeguamento tecnico funzionale proposto vede invece l’estensione della funzione di nautica cantieristica per una superficie di circa 18.000 mq in aree adiacenti a quelle individuate nel PRP. In un’ottica di potenziamento delle strutture legate alla cantieristica, si prevede inoltre di estendere la funzione cantieristica su una superficie pari a circa 5.800 mq verso l’Alto Fondale”.
Da ultimo il recupero di aree all’uso portuale: “L’ultima proposta di modifica non sostanziale al Prp si preoccupa infine di riqualificare tutta l’area un tempo occupata dalla centrale termoelettrica dismessa definitivamente a marzo del 2015, a Prp già approvato, e destinata a suo tempo alle funzioni di industria energetica. Oggi, lo smantellamento della Centrale elettrica e la cessazione delle attività correlate rendono di fatto possibile ipotizzare un diverso utilizzo delle aree con funzioni propriamente portuali. L’idea è quella di estendere la funzione commerciale anche a questa area del porto, che peraltro presentava una superficie senza destinazione funzionale”. Gli spazi andranno naturalmente prima bonificati a carico di Enel.
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