Sealence annuncia una gigafactory per la progettazione di batterie
L’operatività del centro è prevista per l’inizio del 2024, una linea di produzione di batterie è già in corso e sarà spostata nel nuovo centro che avrà il primo obiettivo di ridurne il lead-time. Fissato per il 2025 il raggiungimento del gigawatt con effetti importanti di ricaduta a livello occupazionale
La Sealance – startup della propulsione navale elettrica – sta progettando la costruzione di una gigafactory di batterie. A dichiarare l’iniziativa è stato l’amministratore della società per azioni William Gobbo a electricmotornews.com, informando che la prima batteria che sarà prodotta nella gigafactory è la batteria al litio Safeli da 83 kWh, già in produzione, che si contraddistingue per l’elevata potenza di uscita di 240kW e per la sua capacità di essere ricaricata all’80% in soli 12 minuti.
“Stiamo lavorando da mesi al progetto della nostra Safe-Li Giga Factory che dovrà non solo soddisfare le esigenze interne della Sealence, ma ha anche l’obiettivo di ridurre il lead time delle batterie che ci vengono richieste da sempre più clienti, in settori anche diversi dal navale”, ha detto Gobbo, aggiungendo: “Le nostre prime linee produttive sono già operative da mesi e i primi powertrain Sealence sono stati spediti ai clienti finali già da fine 2022. Sulle batterie in particolare, al momento abbiamo una linea di produzione interna alla Sealence che sarà poi spostata all’interno della Giga Factory, appena questa sarà operativa, riteniamo già da inizio 2024“.
Sulle ragioni che hanno mosso la società a questa iniziativa William Gobbo ha chiarito che produrre invece che comprare batterie in Asia non solo fa parte del piano industriale della Sealence ma che il processo di transizione verso la mobilità elettrica chiede che la batteria da semplice commodity diventi un elemento di competition come è già visibile nell’automotive, dove chi ha la batteria migliore può produrre veicoli con prestazioni ed autonomie più elevate, guadagnando quote di mercato sui suoi concorrenti e che il settore della nautica non è diverso: la batteria può fare la differenza, soprattutto se l’imbarcazione ambisce ad essere sportiva e si rivolge ad un pubblico informato e di alto profilo, quindi per sua natura esigente. In questo senso – ha spiegato Gobbo – la batteria Safe-Li da 83 kWh Naval Approval è molto performante e dal lato sicurezza è la prima ad essere progettata per essere fireproof.
L’obiettivo della società è quello di raggiungere il gigawatt entro il 2025 e con questo si prevede anche una ricaduta sul piano occupazionale con l’impiego di circa una cinquantina di persone, oltre al positivo impatto sull’indotto locale. Riguardo alla collocazione della Giga Factory l’amministratore delegato ha potuto al momento solo affermare che nello statuto della società c’è anche la responsabilità di valorizzare il territorio dove opera, e che sono tre i soggetti istituzionali interessati a finanziare l’operazione con 20 milioni di euro per creare occupazione nel territorio rimandando a più precise informazioni in tempi opportuni.
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