Primo Rapporto di Sostenibilità pubblicato dal cantiere Amico & Co.
Valorizzazione dei dipendenti e dei collaboratori, qualità del servizio e redistribuzione economica sul territorio sono alcuni dei principi cardine dai quali muove la società genovese per proseguire il percorso avviato 20 anni fa di ottimizzazione della sostenibilità delle sue attività
Amico & Co ha pubblicato e appena presentato il primo report di sostenibilità frutto di un processo di analisi del contesto e di coinvolgimento degli stakeholder.
Il documento – spiega il cantiere genovese guidato da Alberto Amico – è stato redatto volontariamente, con il supporto di AzzeroCO2, secondo le linee guida del Global Reporting Initiative (GRI) e mira a fornire un quadro trasparente delle performance aziendali e degli obiettivi futuri.
Dall’analisi di materialità sono emersi 10 temi rilevanti su cui l’azienda intende focalizzarsi. Tra questi, particolare attenzione è stata e continuerà ad essere data alla valorizzazione dei dipendenti, alla crescita del comparto dei collaboratori, alla qualità e sicurezza dei servizi offerti, e non da ultimo alla responsabilità economica intesa come ridistribuzione sul territorio.
Da oltre 30 anni Amico & Co investe in efficienza attraverso le infrastrutture, tra queste spiccano i capannoni che confinano le lavorazioni e le emissioni, permettendo di evitare (solo nel triennio 2019-2021) la produzione di 405 t di CO2eq rispetto alle strutture temporanee, e questo solo in termini di risparmio energetico.
Per il futuro, la società si è prefissata diversi obiettivi di sostenibilità, tra cui l’introduzione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani delle barche in forma diretta (oggi gestita internamente da Amico), mentre è stato appena concluso l’impianto fotovoltaico da 1 MW che autoprodurrà in loco energia pulita in grado di soddisfare il fabbisogno delle strutture del cantiere e delle sue attività per il 53%. Inoltre, sta valutando l’aggiornamento dei mezzi di lavoro con soluzioni elettriche, la digitalizzazione della comunicazione interna e la nomina di un Sustainability Manager per una gestione più efficace delle attività riguardo alle tematiche ESG (ambiente, società e governance).
Amico & Co da quasi 20 anni ha ottenuto la certificazione ISO 14001 (2005) ed è conforme con l’Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata dalla Città Metropolitana di Genova dal 1997. Oggi l’azienda guarda alla crescente attenzione verso i temi ESG come una rinnovata spinta per continuare il suo percorso di ottimizzazione della sostenibilità delle sue attività, con l’obiettivo di creare valore condiviso per l’impresa e il territorio, ascoltando le esigenze degli stakeholder.
I dati principali che figurano nel Report e relativi all’anno 2021 vedono: circa 110 progetti realizzati in media all’anno; 85 dipendenti, 57 aziende partner nel Porto di Genova, 1.116 membri di equipaggio ospitati in un anno tra cantiere e Waterfront Marina; efficienza termica dei capannoni misurata in un risparmio di consumi del 73%; 405 tonnellate di CO2 equivalente risparmiate nel triennio 2019-2021; fotovoltaico da 1 megawatt equivalente al fabbisogno annuale delle infrastrutture ed attività del cantiere del 53% (terminato nel 2023); tutte le banchine del cantiere e della Waterfront marina sono elettrificate. Infine il valore economico distribuito nel 2021 è pari a euro 54,5mln ovvero a circa il 90% del valore della produzione.
La prossima sfida di Amico & Co è già iniziata – informa il presidente – e riguarda l’applicazione di tecnologie innovative per il refit e la trasformazione di super e mega yacht esistenti, con l’obiettivo di contribuire alla transizione ecologica della flotta mondiale.
“Alcuni progetti sono già in corso: la flotta esistente può beneficiare di progetti che riducono l’uso di energia a bordo, in particolare di progetti di repowering con minori emissioni e maggiore efficienza energetica, come i retrofit di propulsione ibrida”, afferma Alberto Amico. “La tecnologia e le risorse per questa trasformazione sono in una fase di forte sviluppo; per ora, tuttavia, la decisione di passare a questo tipo di tecnologia spetta agli armatori. La nostra strategia consiste nel collaborare con i cantieri navali di nuova costruzione e con i fornitori di sistemi di bordo per trovare il modo di trasferire le nuove tecnologie alla flotta esistente.”
Secondo lo studio di settore condotto nel 2022 da The European House – Ambrosetti per Genova For Yachting, l’impatto economico complessivo dell’industria nautica professionale a Genova nel 2021 ammonta a 341mln di euro, con un impatto occupazionale di oltre 2.000 persone.
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