Polemiche per il mancato attracco a Napoli del giga yacht Symphony di Arnault
Anche Luise, gestore del porto di Mergellina, critico con l’ordinanza che vieta l’ingresso in porto agli yacht più lunghi di 75 metri
Troppo lungo e nelle manovre avrebbe di certo creato numerosi problemi, oltre al fatto che la stazza avrebbe di certo occupato quattro posti in banchina. Troppi per un porto super pieno già da due mesi. Ecco il motivo che ha spinto il supermiliardario Bernard Arnault a lasciare il golfo di Napoli con il suo mega yacht Symphoony lungo 101 metri.
La nave era nello specchio di acque davanti al Castel dell’Ovo già da ieri mattina e, quando ha chiesto di attraccare al molo Luise di Mergellina, tradizionale approdo delle barche di lusso, è arrivato il no dell’autorità marittima.
Arnault è il proprietario di Lvmh, multinazionale che comprende marchi del lusso come Christian Dior, Bulgari, Fendi, Givenchy, Louis Vuitton, Tiffany, Moet & Chandon, Veuve Clicquot e il cui patrimonio è stimato intorno ai 220 miliardi di dollari.
Seppure in passato lo stesso Symphony fosse già stato ospite del porto turistico partenopeo, questa volta è scattato il regolamento della Capitaneria di Porto introdotto quest’anno: gli scafi più grandi di 75 metri non possono attraccare, anche perché da Mergellina partono aliscafi che svolgono servizio pubblico verso le isole Eolie.
Al Corriere del Mezzogiorno Massimo Luise, uno degli amministratori del molo di Mergellina, ha detto: “Ci sono le regole e noi le rispettiamo, ma in questo caso non si può non rilevare che le ripercussioni di questa disposizione siano notevoli. Da quest’anno l’impossibilità di accogliere una categoria di imbarcazioni di enorme prestigio comporterà la perdita per il nostro territorio in termini economici di cifre importanti: solo per l’indotto dai 50 ai 100mila euro al giorno. In una stagione decine e decine di milioni”.
Le barche che non si fermano a Napoli vanno lontano. Luise racconta che in tanti restano nel Mediterraneo, ma fanno rotta su Malta, Spagna e Francia. “È un peccato per Napoli, che è una città speciale piena di cultura e tradizione e con un aeroporto di riferimento, non poter più accogliere ospiti del calibro di Leonardo Di Caprio, Johnny Depp, Jeff Bezos e Jennifer Lopez che negli anni scorsi sono stati qui. Confido che gli organi competenti, che hanno sempre supportato l’industria turistica di eccellenza, anche questa volta trovino una soluzione che possa coniugare la sicurezza con i benefici economici e di immagine di cui la nostra città necessita. Il turismo è il nostro petrolio” ha aggiunto Luise. “Non si può dimenticare che ciò che si muove al seguito di un maxi yacht è notevole. Con ogni barca ne viaggiano almeno altre dieci e gli occupanti arrivano con aerei privati e hanno bisogno di servizi che fino ad ora Napoli ha saputo dare: è stata accogliente e propositiva sotto diversi punti di vista. È una città senza limiti con bellezze naturali, artistiche, archeologiche, grande appeal. Che offre davvero molto”.
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