Centounonavi presenta il nuovo 40 metri Eterea
Caratterizzata da una linea pulita e filante, da grandi spazi aperti sul mare e dalla capacità di raggiungere i 58 nodi di velocità massima questa unità è costruita in composito di fibra e carbonio
Centounonavi, brand di superyacht “Made in Italy” fondato dalla designer e imprenditrice Manuela Lucchesi e dall’ingegnere navale Marco Arnaboldi, con il 40 m Eterea porta avanti il suo concetto, ideato nel 2014, di un cantiere che si distingue per l’originalità dei progetti e la potenza e la sostenibilità delle sue creazioni.
Da qui e dalle competenze dei due fondatori l’idea alla base dei progetti dichiarata dal cantiere viareggino: prestazioni senza compromessi garantite da una raffinata costruzione “custom made” in composito abbinata alla propulsione a idrogetto; il tutto filtrato attraverso il concetto di “bellezza della natura” che si ispira alla grazia e all’efficienza degli animali marini.
“Nel progettare Eterea ci siamo posti due obiettivi precisi: avere una linea molto pulita e garantire agli ospiti una vita a bordo a stretto contatto col mare”, spiega Manuela Lucchesi . “Abbiamo quindi pensato a un grande spazio poppiero quasi a livello dell’acqua con le murate abbattibili. Continua Marco Arnaboldi “ Qui possono trovare posto numerosi toys, un tender fino a 9 m di lunghezza ma, come da precisa richiesta di un armatore americano, c’è lo spazio anche per allestire un campo da pickleball! Una cura particolare è stata poi dedicata a rendere fly e antenne armonizzate con il profilo della barca ”.
“La volontà di avere un rapporto continuo con il mare è anche evidenziata dalla cabina armatoriale, che si apre direttamente sullo spazio poppiero”, ricorda Manuela Lucchesi. “ l’armatore potrà scegliere il layout di bordo in base alle proprie esigenze, con soluzioni fino a cinque cabine ospiti e quattro per l’equipaggio, ma rispettando alcuni capisaldi: in particolare la posizione della cabina armatoriale e i ponti disposti su diversi livelli, con la zona notte un po’ ribassata rispetto alla spiaggia poppiera, il living su un piano intermedio e poi il fly totalmente inserito nel profilo laterale di Eterea. Tutte soluzioni che puntano alla massimizzazione della privacy. Una cura particolare è stata dedicata anche allo studio degli arredi, originali ed esclusivi, grazie anche alla collaborazione con lo studio milanese Grandi Architetture & Partners dell’architetto Massimo Marzorati.
La costruzione in sandwich prevede l’impiego di fibre unidirezionali ibride di carbonio e fibra di vetro con resina vinilestere e anima in pvc ad alta densità. Una soluzione che garantisce una serie di vantaggi: nessuna vibrazione, grazie agli idrogetti, minor peso e al contempo uno scafo più robusto, che non ha necessità di nessuna paratia strutturale.
La motorizzazione è affidata a quattro Mtu 16V2000 M96L da 2.600 hp l’uno, che, abbinati agli idrogetti Mjp 550 Drb, sono in grado di far raggiungere a Eterea i 58 nodi con una velocità di crociera di 48 nodi e un’autonomia di oltre 500 nm, esaltando così il basso rapporto resistenza/velocità.
È stata poi prevista dal cantiere anche una versione trimotore più “tranquilla” da 48 nodi di punta massima. L’elevata efficienza della propulsione idrogetto, oltre a consumi più contenuti e a un minor rumore trasmesso dall’acqua, è anche indice di attenzione alla sicurezza dell’ambiente marino, data l’assenza di parti rotanti pericolose sotto lo scafo.
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