Il porto di Civitavecchia sposta il futuro rilancio della cantieristica per yacht alla Mattonara
Tankoa yachts nei mesi scorsi si era fatta pubblicamente avanti per rilanciare lo stablimento produttivo insediato nel cuore del porto e da tempo abbandonato
Nessun cantiere navale potrà insediarsi nelle aree finora occupate dal cantiere ex privilege di Civitavecchia nonostante gli interessi fossero molti (in primis quello dichiarato da parte di Tankoa Yachts).
L’Autorià di sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale presieduta da Pino Musolino ha infatti reso noto che l’ultima seduta del Comitato di Gestione dello scalo laziale ha approvato, tra le varie delibere, quella “relativa all’inserimento dell’area ex Privilege nel piano di configurazione strategica della zona commerciale e di quella settentrionale del porto”.
A questo proposito Musolino ha detto: “Non commetteremo lo stesso errore per la terza volta dopo essere riusciti a recuperare un’area di pregio del porto, che giova ricordare dal punto di vista della destinazione d’uso non è mai stata adibita a cantieristica, come del resto era normale che fosse, distando alcune centinaia di metri dall’acqua”. Il presidente della port authority ha affermato con chiarezza che “il compendio sarà dedicato alla logistica e speriamo – ha proseguito – che presto sia liberato anche dall’ingombrante presenza dello scafo, diventato un vero e proprio simbolo di un gigantesco fallimento. Abbiamo invitato gli stakeholder a presentare idee e proposte per il miglior utilizzo di quell’area, mentre la cantieristica avrà la sua naturale collocazione, prevista anche nel Piano Regolatore Portuale, alla Mattonara”.
Circa un mese fa Vincenzo Poerio, amministratore delegato di Tankoa Yachts, era sceso a Civitavecchia per presentare pubblicamente il suo piano di rilancio per le aree occupate dal cantiere ex Privilege parlando di attività di “carpenteria metallica, di meccanica, di elettronica, coibentazioni e pitturazioni” promettendo di “iniziare con le attività di costruzione di scafi e sovrastrutture e tutte le attività di preallestimento” dei super yacht. Poi “con l’andare del tempo e con opportuni programmi di formazione” il progetto sarebbe di “creare o collaborare con aziende che si vengono a formare con personale specializzato per fare attività un po’ più ricche, che sono gli allestimenti nautici e le attività di arredo che richiedono standard qualitativi necessari da poter mettere sul mercato”. L’area in questione si estende per oltre 100.000 metri quadrati.
Che la strada fosse in salita si era però già capito perchè la port authority di Civitavecchia, tramite il suo presidente Pino Musolino, aveva recentemente predisposto un provvedimento urgente per destinare per sei mesi parte dell’area al deposito di merci, in particolare al servizio dei traffici automotive.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24