Con Desmi le acque sono sempre più green
La multinazionale danese si consolida nella nautica grazie alla crescente attenzione dell’industria per la sostenibilità
—— COMUNICAZIONE AZIENDALE ——
Quando l’attenzione per gli aspetti di sostenibilità aiuta lo sviluppo dell’industria è sempre bello sottolinearlo: le normative più stringenti e in generale la forte richiesta da parte di armatori e cantieri di soluzioni e tecnologie che riducano l’impatto ambientale delle barche ormai non fa più notizia.
Ci sono poi casi in cui è proprio la mission stessa e l’intraprendenza di alcune aziende a favorire la tendenza verso scelte più “green”, alimentando una crescita complessiva e, naturalmente, virtuosa del settore.
Ne è un bell’esempio la storia di Desmi, storico marchio danese fondato nel 1834 che produce pompe centrifughe e volumetriche per l’industria navale, impianti di trattamento delle acque di zavorra e sistemi per il risparmio energetico.
La filiale italiana dell’azienda è stata aperta solo nel giugno 2021, ma in meno di due anni di attività sul mercato locale si è già guadagnata uno spazio importante. Desmi è conosciuta per la sua forte spinta per l’innovazione e l’affidabilità dei suoi prodotti che, utilizzati generalmente su navi da carico, da crociera, traghetti e mezzi militari, trovano largo successo anche su megayacht e superyacht, da 43 a 110 metri.
A spiegare il percorso fin qui svolto da Desmi in Italia è Simone Carluccio, General Sales Manager.
Il marchio Desmi vanta da tempo una solida reputazione in ambito marittimo e nell’offshore: quanto vale invece il mercato della nautica?
E’ un settore in crescita per noi, come dimostrano anche gli ottimi dati del 2022 e il nostro backlog attuale. Oggi la nautica conta per un 10% circa del fatturato ma i numeri sono in aumento e anche il gradimento da parte dei clienti.
Chi rifornite principalmente?
Diversi costruttori di megayacht italiani, soprattutto della zona di Viareggio ma non solo. I nostri prodotti possono essere installati sia sugli yacht di nuova costruzione che quelli sottoposti a refit e l’aumento complessivo della flotta nautica ci fa essere ottimisti per il futuro. Oltre che con i cantieri collaboriamo anche con diversi studi di progettazione e consulenza per lo yachting.
Cosa vi chiedono i clienti?
Le soluzioni che oggi sono più richieste sono soprattutto quelle sviluppate per il trattamento delle acque di zavorra delle barche, un mercato in cui Desmi ha una forte competenza ed esperienza di lunga data. Le normative internazionali sulle acque di zavorra prevedono scadenze molto vicine per gli armatori, che devono adeguarsi in fretta, se non lo hanno già fatto. Abbiamo tuttavia ottimi riscontri anche per i pacchetti pompe, avendo la possibilità di allestire completamente l’imbarcazione con soluzioni altamente efficienti e affidabili.
A proposito di sostenibilità, qual è la vostra opinione sulle nuove tecnologie e i carburanti del futuro?
C’è ancora parecchia incertezza e allo stato attuale è difficile fare previsioni, siamo nel mezzo di un cambiamento che richiederà ancora tempo per essere completato. Credo che, a dispetto di quanto si sente dire spesso in giro, la nautica sia ancora piuttosto tradizionalista ed è destinata a seguire e a fare tesoro delle esperienze maturate dall’industria marittima, per ovvi motivi. A tal proposito vi sarà una selezione naturale delle tecnologie e carburanti che per applicabilità e reperebilità saranno la soluzione vincente per il mondo dei superyacht. Il periodo sarà sicuramente ricco di opportunità per chi come DESMI sarà pronto a soddisfare le nuove esigenze e le nuove condizioni progettuali.
Come gestite le attività post-vendita?
Desmi si occupa anche di service, anche se la gestione di questa parte è a livello di headquarter, in Danimarca e dal service network globale che vanta la presenza in oltre 30 paesi. Qui in Italia le nostre competenze tecniche sono comunque tali da offrire un primo livello di assistenza in modo veloce ai nostri clienti, che dimostrano di apprezzare.
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