Da Yare messaggi (e speranza) di stabilità: 174 superyacht nel 2022 e quasi 1.500 entro il 2031
Il Mar Rosso potrebbe diventare un nuovo mercato di destinazione emergente per il turismo nautico perchè il Mediterraneo non potrà accogliere tutte le new entry in arrivo sul mercato
Lido di Camaiore (Lucca) – Ben 174 sono i nuovi super yacht entrati sul mercato nel 2022 andando ad arricchire una flotta di navi da diporto che complessivamente è salita a 5.902 unità. Altre 1.500 barche saranno in costruzione e arriveranno entro il 2030. Il portafoglio ordini attualmente prevede infatti per i prossimi anni fino al 2031 un ritmo di nuove consegne pari a circa 165 new building in media ogni anno grazie al lavoro soprattutto di 45 cantieri che attualmente dominano il mercato anche se (teoricamente) esistono ben 700 costruttori di imbarcazioni da diporto nel mondo.
Le principali categorie del mercato restano gli yacht nel range tra 30 e 60 metri con una concentrazione soprattutto sulle ‘taglie’ intorno ai 40 metri.
Delle 174 new entry sul mercato nel 2022, 113 sono state navi da diporto di lunghezza compresa fra 30 e 40 metri, 42 tra 40 e 60 metri, 15 tra 60 e 90 metri e 4 oltre i 90 metri.
Questi (dati del market intelligence di The Superyacht Group) sono alcuni dei numeri più significativi emersi durante il Superyacht Captains Forum andato in scena alla 13ma edizione di Yare (Yachting Aftersales & Refit Experience) in corso in Toscana e organizzato come sempre da Navigo.
Le previsioni apparentemente parlano di “un mercato stabile con impegni in innovazione, sostenibilità, formazione e servizi” anche se proprio il presidente di Yare, Vincenzo Poerio (vertice del cantiere Tankoa Yachts), durante il suo discorso introduttivo ha fatto presente che “il futuro spaventa” anche se al tempo stesso ha espresso l’auspicio che l’andamento del mercato della nautica “rimanga così” com’è attualmente. Sempre Poerio ha sottolineato che gli ultimi dati sul comparto parlano di un comparto che ha generato in Italia un fatturato globale da 6,1 miliardi di euro nel 2021 e un incremento percentuale a due cifre”. Un momento speciale che non deve però far perdere di vista investimenti e prospettive: “Quando costruisci tanto come in questo momento sei concentrato sulla produzione ma bisogna invece continuare a investire anche in ricerca e innovazione” ha proseguito dicendo Poerio rivolgendosi a una platea composta in larga parte anche da comandanti e altri stakeholder.
“Nel nostro paese – è il pensiero del presidente di Yare – esiste un unico grande distretto dove accanto a grandi e storici marchi si affiancano aziende di grande competenza che ne rafforzano la posizione. Se da un lato è necessario possedere grandi capacità e grande creatività come dimostrato dal nostro tessuto imprenditoriale per proseguire nel percorso di consolidamento della nostra leadership – italiana ed europea – e nella sua crescita internazionale, occorre abbinare ad estro e competenza, una capacità di coesione e di collaborazione tra le aziende di tutto il comparto per far fronte a nuove politiche industriali e a nuovi scenari interni ed esterni causati dalla guerra e dalla crisi energetica”.
Nel futuro del comparto ci sono nuovi mercati emergenti come quelli offerti da alcuni paesi come Egitto, Emirati Arabi Uniti, Grecia, Montenegro fino al Vietnam dove si stanno sviluppando approdi turistici e richieste. Secondo Martin Redmayne, editore di The Superyacht Group, il Mar Rosso dovrebbe rappresentare un mercato importante in prospettiva anche perché il Mediterraneo da solo non potrà accogliere come destinazione tutta la flotta di super yacht che fra qualche anno saranno in servizio.
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