Il 2022 di Ferretti chiude con 1,03 miliardi di ricavi e 1,29 miliardi in orderbook
Previsto il miglioramento dell’offerta anche attraverso il rafforzamento di servizi di yacht brokerage, refitting, le attività di brand extension e le attività di Ferretti Security Division
Grazie a un incremento del 14,6%, nel 2022 ferretti Group ha superato la soglia del miliardo di euro di ricavi. Il Consiglio di Amministrazione della società si è riunito per approvare i risultati finanziari consolidati di gruppo per l’esercizio passato che sono i seguenti: raccolta ordini a 1,16 miliardi di euro (+19,6% rispetto al 2021), ricavi netti a 1,03 miliardi, Ebitda adjusted pari a 140 milioni di euro (+36,5%) con un Ebitda margin del 14,1%, un utile netto di 60,5 milioni di euro e una posizione finanziaria netta equivalente a 365 milioni di euro di cassa.
“Il mercato della nautica di lusso è in costante espansione e abbiamo ottime ragioni per credere che i risultati dei prossimi anni saranno sempre più positivi” ha commentato l’avv. Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group.
Il portafoglio ordini era pari a 1,29 miliardi di euro al 31 dicembre scorso, con una crescita del 27,6% rispetto al 31 dicembre 2021. La divisione Super yachts ha raggiunto 384,6 milioni di euro a fine anno, pari al 29,7% del portafoglio ordini complessivo (da 293,1 milioni di euro, pari al 28,8% del portafoglio ordini totale al 31 dicembre 2021).
A proposito invece dei ricavi per segmento d’attività, la divisione Super yachts ha raggiunto 95,4 milioni di euro, ovvero circa il 9,3% dei ricavi totali nel 2022 (da 84,6 milioni di euro pari a circa il 9,4% dei ricavi totali nel 2021).
Ferretti Group spiega così il notevole miglioramento dei risultati legato a tre ragioni principali. La prima commerciale: “il continuo lancio di nuovi modelli insieme a una lista d’attesa più lunga grazie all’elevato portafoglio ordini, il che significa un maggiore potere di determinazione dei prezzi”. Poi il posizionamento strategico: “un mix di vendite più favorevole e maggiormente esposto al segmento più redditizio, come quello del Made-to-measure”. La terza ragione è industriale: “economia di scala negli acquisti e un più efficiente assorbimento dei costi fissi”.
A proposito dell’outlook “il mercato globale della nautica, con una dimensione di circa 24 miliardi di euro nel 2022, è – si legge in una nota – un settore che si attesta in notevole crescita e che si prevede raggiungerà un valore superiore ai 29 miliardi di euro entro il 2025. Tra il 2022 e il 2025 crescerà notevolmente anche il numero di potenziali clienti finali (ossia VHNWI e UHNWI); in particolare, questa previsione attesta un tasso di crescita annuo composto rispettivamente del 7,7% e del 7,8%. Infine, la penetrazione della nautica di lusso tra i potenziali clienti finali è ancora inferiore all’1%, un dato che rivela un enorme potenziale di crescita”.
In futuro Ferretti Group si concentrerà su: “adeguamento e miglioramento dell’offerta e del mix di prodotti in base all’evoluzione delle tendenze del mercato e delle aspettative dei clienti. L’obiettivo è consolidare la leadership di mercato sia dei grandi yachts Composite sia del Made-to-measure, focalizzandosi sui segmenti con il maggiore potenziale di crescita e marginalità”. Ma anche “l’espansione del portafoglio Made-to-measure in yacht in lega di maggiori dimensioni, grazie a marchi iconici come Riva, Wally, Pershing e Custom Line”.
Altri pilastro sarà “l’integrazione verticale delle attività strategiche e ad alto valore aggiunto” e infine “il miglioramento dell’offerta complessiva anche attraverso il rafforzamento di alcune verticalità come i servizi di yacht brokerage, i servizi di refitting, le attività di brand extension e le attività di Ferretti Security Division”.
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