Europa e Italia hanno spinto i risultati di Sanlorenzo nel 2022
Il portafoglio ordini al 31 dicembre ha superato il miliardo di euro e i costi delle materie prime e dell’energia hanno rallentato la loro corsa
Il cantiere Sanlorenzo di Ameglia (La Spezia) ha reso noti i suoi risultati finanziari consolidati preliminari al 31 dicembre 2022 chiusi con ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht pari a 740,7 milioni di Euro (+26,4% rispetto a 585,9 milioni del 2021), guidati dall’ottima performance dell’Europa e supportati dai risultati dei nuovi modelli. L’Ebitda rettificato è stato di 130,2 milioni di euro (+36,3%), con un margine sui ricavi netti nuovo in crescita al 17,6%.
Gli investimenti sono stati pari a 59 milioni di euro (+19,8%) legati principalmente all’incremento della capacità produttiva e allo sviluppo di nuovi modelli.
La posizione finanziaria netta di cassa positiva e pari a 100,3 milioni di euro al 31 dicembre scorso, rispetto ai 39 milioni al 31 dicembre 2021, evidenziano una forte generazione di cassa pari a 61,3 milioni di euro, al netto degli investimenti, delle acquisizioni di partecipazioni e del pagamento di dividendi.
Il carico di lavoro (backlog) pari a 1,069 miliardi di euro al 31 dicembre 2022, in crescita ulteriore rispetto ai 915,6 milioni di euro al 31 dicembre di dodici mesi prima dedotti i Ricavi Netti Nuovo dell’esercizio, di cui 617,4 milioni di euro riferiti al 2023 e 452,2 milioni di euro per gli esercizi successivi, il livello più alto di sempre secondo quanto riferisce il cantiere.
Questo il commento di Massimo Perotti, presidente e amministratore delegato del cantiere spezzino: “Con orgoglio Sanlorenzo presenta oggi straordinari risultati, raggiunti insieme a tutti gli stakeholder del gruppo. Abbiamo finalizzato importanti operazioni, tra cui alcune acquisizioni strategiche, grazie alle quali abbiamo aggiunto tasselli significativi per la realizzazione della nostra strategia, che vede nella supply chain e nei servizi driver fondamentali per rafforzare il nostro modello di business, per la crescita da qui al 2030. Siamo infatti solo all’inizio di una nuova fase di sviluppo, di cui daremo dettaglio fra qualche settimana nel nostro piano di crescita per i prossimi tre anni, nel segno della continuità e della leadership acquisita a livello internazionale”.
Più in dettaglio l’analisi dei ricavi (740,7 milioni di euro) spiega che questi importanti risultati beneficiano di un mix favorevole legato sia all’aumento dei volumi, che ha comportato anche una crescita delle dimensioni medie degli yacht in ciascuna business unit, sia all’incremento dei prezzi di vendita. Guida la crescita la Divisione Yacht, che registra ricavi pari a 464,5 milioni, in aumento del 28% rispetto al 2021, grazie ai modelli asimmetrici delle linee SL e SD. La Divisione Superyacht registra Ricavi Netti Nuovo pari a 200,2 milioni, in crescita dell’11,9% rispetto al 2021, trainata dalla linea Steel, la gamma di maggiori dimensioni.
Nella suddivisione per area geografica, l’Europa, ancora una volta, si conferma il mercato principale, in crescita del 29,1% rispetto al 2021, con un eccellente risultato dell’Italia, in crescita del 56,8% a 102,4 milioni di euro. Incrementi a doppia cifra sono stati registrati anche nei mercati delle Americhe (+25,3%), in particolare dei paesi del Nord, e dell’area Asia Pacific in crescita del 22,5%, trainata dalle vendite a Hong Kong, anche a seguito dell’allentamento delle misure restrittive legate al Covid-19.
A proposito invece dell’Ebitda, Sanlorenzo spiega che il costante incremento della profittabilità operativa è legato al cambiamento del mix di prodotto a favore di yacht di maggiori dimensioni in ciascuna divisione (yacht al di sopra di 100 piedi e superyacht della linea Steel da 50 a 73 metri) e al progressivo incremento dei prezzi medi di vendita avviato nella primavera del 2021. La marginalità operativa beneficia inoltre di un maggior assorbimento dei costi fissi legato all’aumento dei volumi e delle efficienze derivanti dalla messa a regime della nuova capacità produttiva.
L’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, che nel quarto trimestre è stato limitato e in taluni casi ha mostrato inversioni di tendenza, ha avuto un impatto contenuto e più che compensato dall’aumento dei listini di vendita.
A proposito del portafoglio ordini, infine, la visibilità sui ricavi degli esercizi successivi, con ordini per 452,2 milioni di euro oltre il 2023, come detto ha raggiunto il livello più alto di sempre, sia in valore assoluto che in proporzione al portafoglio ordini totale, favorita dall’aumento delle dimensioni medie delle imbarcazioni e dal generale allungamento delle date di consegna – sold out fino al 2026 per i superyacht –, fenomeno che, a seguito della rilevante raccolta ordini degli ultimi due esercizi, è esteso anche ai modelli di misura ridotta.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24