Dieci super yacht che si possono avere con meno di un milione di euro
Nell’elenco figurano alcune rarità che molti raffinati armatori vorrebbero possedere
Alla serie di classifiche ed elenchi che vedono i superyacht protagonisti una, pubblicata da Super Yacht Times, valuta 10 yacht che si distinguono sul mercato per il fattore comune di costare meno di 1 milione di euro ma soprattutto per la loro particolarità estetica e per la storia che li accompagna.
L’elenco, che va dal più grande al più piccolo in termini di lunghezza, inizia con ‘Sacajawea’ ovvero l’ultimo yacht conosciuto ancora esistente dal cantiere navale statunitense Lake Washington Shipyard nato nel 19° secolo e che lavorò molto per la Marina Navale statunitense arrivando ad impiegare fino a 9000 persone per infine chiudere nel 1960. L’imbarcazione fu costruita dall’Army Corp of Engineers durante il periodo tra le due guerre e iniziò la sua lunga carriera eseguendo rilievi sul fondo oceanico dell’Alaska. Poi reclutata per la seconda guerra mondiale ‘Sacajawea’, a guerra finita, venne nuovamente impiegata in indagini di ricerca in Alaska e San Francisco. Lunga 38,1 metri è in grado di ospitare 12 ospiti oltre a 4 membri di equipaggio; dal 2018 è stata convertita in uno yacht e utilizzata nel mercato charter nelle acque americane. Ha ottenuto il certificato di National Historic Registry a partire da luglio 2022. E’ in vendita a 499.000 dollari.
L’elenco prosegue con il 33.5 metri ‘Island Time yacht’ della Broward Marine 34m. Varata nel 1991 la barca ha 149 Gt e la peculiarità di essere stata completamente creata dal cantiere Broward Marine che ne ha progettato linee e ingegneria. L’eleganza moderna ben espressa nell’arredo delle sue 4 cabine che accolgono fino a 4 ospiti è dovuta a un ampio refit cui è stata sottoposta nel 2014. Ha una lussuosa suite armatoriale completa di vasca idromassaggio e dispone di una piscina, una spa e un deposito per un tender. Motorizzata con due Detroit Diesel raggiunge una velocità di crociera di 12,5 nodi e una velocità massima di 14 nodi. E’ venduta a 995.000 dollari da Northrop & Johnson.
‘Nave Barbara’ costruita dai Cantieri Navali di Senigallia nel 1975 misura 31 metri ed ha 170 Gt. Destinata inizialmente ad essere un peschereccio oceanico la robusta imbarcazione venne invece acquistata dalla Marina Militare Italiana dopo il suo varo presso il cantiere marchigiano e impiegata nel posizionamento di bersagli marittimi e il recupero di missili guidati. Utilizzata dalla MM nel 2009 è ricomparsa sul mercato come superyacht a seguito di un refit in un cantiere italiano che ne ha conservato la robustezza ma l’ha dotata di ogni comfort di lusso. Può accogliere 10 ospiti in cinque cabine tutte con bagno privato e nel suo grande ponte possono svolgersi feste per un massimo di 70 ospiti. E’ in vendita a 400.000 euro.
Il 30 metri di Benetti battezzato “Signorina Eva” ha 118 Gt. Varato nel 1971 è nato con il puro stile di quegli anni riscontrabile in particolare nel prendisole sovradimensionato e nelle forme irregolari della sovrastruttura tipiche dell’epoca. La spiegazione del costo inferiore al milione per uno yacht Benetti, seppur usato, risiede nel fatto che la sua ultima ristrutturazione data piuttosto indietro negli anni. Costruito in acciaio e alluminio dal cantiere Benetti può ospitare fino a 10 ospiti ed ha due motori General Motors che gli permettono di navigare a 14 nodi e di raggiungere i 15 nodi. E’ venduto a 495.000 euro.
Costruito nel 1993 da Dubbel & Jesse in Germania, ‘Songbird of London’ è uno sloop di 27,23 metri con scafo interamente in alluminio progettato dallo studio interno del cantiere. L’interno originale supportato da 72 Gt è opera di Joachim Kinder e presenta un salone principale con visibilità a 360 gradi, due cabine e una master suite a tutto baglio per ospitare un totale di otto ospiti. E’ stato sottoposto a vari refit sin dal suo inizio il cui ultimo è datato 2013; può essere facilmente condotto da un equipaggio di due persone, nonostante abbia alloggi per ospitarne tre. E’ in vendita a 795.000 euro.
Ghost è invece un 26,95 metri consegnato nel 2001 come parte della serie Pershing 88. Il cantiere, oggi brand del Gruppo Ferretti, l’ha costruito per essere molto veloce, ed infatti questo yacht elegante e sportivo può superare i 40 nodi. Il suo design è stato firmato da Fulvio De Simoni Yacht Design. Di questa serie, molto popolare a inizio 2000 ci sono ancora sei unità in funzione. Ghost è stato ben mantenuto e ha intrapreso il suo ultimo refit nel 2021. Con 131 GT di volume interno e quattro cabine per gli ospiti può accogliere fino a otto ospiti e tre membri dell’equipaggio. E’ in elenco per la vendita a 1 milione di dollari sia con Florida Yachts International (FYI) che con Luke Brown Yachts.
Aspiration è una barca a vela di 26.79 metri del cantiere navale finlandese Nautor Swan consegnato nel 1988 che ha trascorso i suoi anni altalenandosi fra regate adrenaliniche e lussuosi tempi morti. Il suo design e la sua ingegneria sono stati concepiti da German Frers. Ha 78 Gt e può accogliere fino a sei ospiti nei suoi ambienti affascinanti. Ha un curriculum denso di apprezzamenti dal mercato dei charter. Nautor Swan la costruì in vetroresina e la dotò di un singolo motore Volvo Penta. E’ in vendita presso Northrop & Johnson a 990mila dollari.
Shootin’ The Breeze, lungo 26 metri, è uno dei soli due yacht sopravvissuti dei vari costruiti dallo storico e stimato cantiere francese Chantiers de Normandie; l’altro è L’Odyssée di 23.91 metri ed è attualmente in fase di restauro da parte di un proprietario appassionato che lo ha acquistato quando era praticamente distrutto. Shootin ‘The Breeze ha invece ben superato la prova del tempo; il suo ultimo ed accurato refit è datato 1996. È un vero gentleman’s yacht, disegnato da Camper & Nicholsons Shipyard negli esterni e da C. Raymond Hunt Associates negli interni. Shootin’ The Breeze con un 73 Gt può ospitare sette ospiti e tre membri di equipaggio. E’ in vendita con Frasera a 700mila euro.
L’elenco prosegue con i 25,43 metri di lunghezza di Atalanta J: il più grande yacht a motore in costruzione nei Paesi Bassi nel 1958. Feadship l’ha costruì su progetto di De Voogt Naval Architects affidandosi a Felix Buytendijk Yacht Design per il disegno degli interni. Atalanta J sembra abbia affrontato il passaggio transatlantico quattro volte con il suo precedente proprietario. Lo yacht a motore è stato ristrutturato e rinnovato più volte nel corso degli anni ma ha ancora bisogno qualche intervento per tornare al suo antico splendore. Atalanta J offre 52 Gt e può accogliere per ben otto ospiti. Dotata di due motori Iveco ha un’autonomia di 2.700 miglia nautiche e può raggiungere velocità fino a 12 nodi. E’ co-quotata da Edmiston e De Valk Yacht Brokers 750mila euro.
Chiudiamo la serie con un 25.3 metri: si tratta di Wolverine. Costruito da uno dei colossi della costruzione navale statunitense, Burger Boat Company, che ha realizzato e consegnato 90 yacht tra il 1959 e il 2017, il flybridge ribattezzato Serenity è stato varato nel 1982 e mantenuto secondo i più alti standard. Incarna la quintessenza dello spirito anni ’80 ed è un vero “rubacuori” americano. Poco al di sotto di 100 Gt ha tre cabine dove accoglie fino a sei ospiti più due membri dell’equipaggio. Alimentato da due motori Detroit Diesel è co-quotato in vendita con Northrop & Johnson e IYC. a 795mila dollari.
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