Aumento dei canoni delle concessioni inaccettabile secondo Assomarinas
L’aumento del 25% deciso dal Ministero delle Infrastrutture, secondo l’associazione, sferra un duro colpo alla categoria che già lotta contro la crisi da un decennio
“L’incremento del 25% sui canoni delle concessioni demaniali, deciso dal Ministero delle Infrastrutture è il più alto di sempre – dichiara il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – e appare vessatorio nei confronti della categoria che rappresentiamo, che ha già attraversato 10 anni di crisi.”.
Su questa base l’associazione informa di aver scritto una lettera al Ministero delle Infrastrutture in cui ribadisce che la maggior parte dei porti turistici ha concessioni-contratto in cui i canoni, per consentire la realizzazione e la gestione del porto, sono prefissati ed indicizzati Istat e pertanto gli aumenti si devono limitare agli effettivi adeguamenti senza ulteriori rincari per non aggravare una situazione delle strutture per la nautica da diporto già di per sé difficile.
Nel 2007 la legge finanziaria previde un incremento molto alto dei canoni demaniali marittimi, a seguito del quale sono seguiti estenuanti contenziosi con lo Stato da parte di numerosi porti turistici realizzati prima del 2006 – sottolinea Assomarinas in una nota – e oggi in più c’è da considerare che la consistenza della domanda interna di ormeggi turistici è in rapido calo: oltre 10.000 unità immatricolate in meno negli ultimi 7 anni. L’associazione esorta inoltre a valutare correttamente la situazione per non essere tratti in inganno dal lusinghiero risultato della produzione nazionale di natanti, imbarcazioni e specialmente navi da diporto assai performante, ma da attribuire prevalentemente all’esportazione, specialmente verso i mercanti emergenti.
“Per dare ossigeno alle imprese che rappresentiamo chiediamo, quindi, che il provvedimento sia rivisto attraverso un riordino dei criteri di determinazione dei canoni per renderli economicamente più sopportabili.” conclude la nota.