Tutte le previsioni per la grande nautica del 2023
Il mercato conferma la sua tendenza positiva che vede ingressi di nuove tipologie di clienti e nuove esigenze. La sfida sulla propulsione continua in nome dell’ambiente mentre si rafforza la tendenza verso la ricerca del benessere e comunque del lusso
Cosa ci si aspetta per la grande nautica nel prossimo anno? Dalle più qualificate voci del settore c’è una conferma di crescita guidata da diversi fattori con l’ingresso di nuove tipologie di clienti. Il comune denominatore di chi si affaccia a questo mondo è quello dell’età più giovane rispetto al passato; un’età diversa che porta con sé nuove esigenze che impegnano l’industria nella ricerca di servizi in grado di soddisfarle. Fra i nuovi clienti emergono le famiglie con bambini che tra l’altro – fa notare Camper & Nicholsons, noto broker internazionale, in un articolo pubblicato da Super Yacht Times – partecipano attivamente nel processo decisionale per l’acquisto.
Una richiesta di “tendenza” riguarda una barca che sempre più sia in grado di rappresentare un’oasi personale per chi la deve vivere, con spazi sempre più connessi con il mare e quindi con confini sfumati fra aree interne e esterne. Aumenta anche la richiesta di poter avere a bordo, anche in yacht di dimensioni contenute, spazi maggiori da dedicare al benessere e allo svago; aumenta la voglia di tender e di giochi d’acqua e di conseguenza aumenta l’esigenza di maggiore spazio per contenere tutto questo senza rinunciare a nulla. Da qui l’impegno dei progettisti in nuovi layout che consentano di ottimizzare al meglio gli spazi a bordo. In crescita fra gli appassionati anche la voglia di conoscere nuovi luoghi nel tempo libero, molto spesso insoliti: ecco dunque l’aumento della richiesta di yacht explorer in grado di navigare in sicurezza e con la massima efficienza nei mari di tutto il mondo per raggiungere mete remote.
Significativa e in qualche modo davvero nuova la tendenza che si nota del ritorno della barca a vela. Un fenomeno questo che appare più frequente nelle giovani generazioni che comunque sono molto esigenti e richiedono barche più evolute sia dal lato della loro impronta sull’ambiente, che deve essere sempre più ridotta con l’utilizzo di materiali ecosostenibili, sia con maggiore comfort, e da qui la richiesta di spazi più ampi, senza mai in ogni caso rinunciare al lusso.
Nei motor yacht resta confermato il primato della fascia 45-50 metri sotto i 500 Gross tonnage, ma con un’attenzione verso questa barriera della stazza lorda in diminuzione.
La crescita generalizzata di interesse verso catamarani, barche a vela e a motore sta producendo un numero sempre più alto di modelli che sono comunque accomunati dalla ricerca dei progettisti su nuovi materiali che possano coniugare al meglio ecosostenibilità, efficienza e prestazioni; fattori questi che determinano un maggior numero di potenziali clienti e un cambiamento nel mercato.
Dal lato della propulsione il carburante più efficiente sembra rimanere per ora il diesel marino. Naturalmente il dibattito sulle opzioni migliori resta aperto e in evoluzione e si notano avanzamenti positivi grazie alla regolamentazione in atto che con le norme sul trattamento degli agenti inquinanti, riesce ad essere il principale motore dell’innovazione. Un’innovazione che, nella pratica, si traduce oggi nell’installazione di filtri antiparticolato e di altre apparecchiature. Il tema della riduzione delle emissioni – anche acustiche, sulle quali i grandi cantieri stanno lavorando – è stata oggetto anche del recente forum di Super Yacht 24 nel quale alcuni dei maggiori esponenti della nautica si sono espressi confermandone la grande attenzione del settore e vertici di aziende di caratura internazionale hanno esposto le varie inziative e progetti in corso.
L’industria sta già comunque facendo passi da gigante verso un futuro più ecologico grazie all’evoluzione delle batterie che prevedono yacht più piccoli in grado di funzionare completamente utilizzando solo le batterie all’ancora, ma ulteriori miglioramenti sono attesi e necessari per tutto il comparto.
Il prossimo anno per l’industria nautica si prospetta quindi con l’aumento nel mercato dei clienti più giovani e non è facile capire a cosa sta andando incontro anche perché, sostiene Camper & Nicholsons: “Il nostro settore è sempre stato in ritardo di sei-dodici mesi rispetto alla curva economica globale, quindi può essere difficile prevedere come sarà il 2023”. Insomma la sfida è in atto e proseguirà: i progressi nel prossimo futuro nel campo delle soluzioni di prodotti eco-compatibili saranno importanti anche per essere in linea con le normative in vigore.
Concludendo con l’aspettativa dal lato vendite di yacht a motore: il noto broker internazionale ritiene che i cantieri continueranno con andamento positivo anche se è ancora presente il problema delle scorte e della domanda, e prevede il buon andamento in vista della prossima estate dei modelli attualmente più richiesti mentre una riduzione di domanda potrà esserci verso le barche più ‘modeste’ e più vecchie. L’analisi riguarda anche l’aspetto dei ritardi causati dal Covid-19 e la successiva esplosione della domanda: la situazione cambia per importanza a seconda dei paesi dove si costruisce. L’impegno per il recupero del tempo perso da parte dei costruttori è molto forte e comunque si scontra con alcune difficolta: reperire manodopera qualificata, materiali che scarseggiano, tempi lunghi per l’acquisizione o l’espansione di impianti di produzione. E dato che molti cantieri navali non hanno più spazio per le nuove costruzioni fino a due anni c’è un numero sempre maggiore di clienti che desiderano acquistare yacht usati da riadattare per soddisfare le loro esigenze.
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