Arcadia Yachts rivela il nuovo A96 e promette di puntare ancora più in alto
Il fondatore Ugo Pellegrino ha annunciato: “Arriveremo a costruire barche fino a 130 piedi”
Per Arcadia Yachts un 29 metri particolarmente innovativo nella concezione e nei contenuti, la chiusura di un 2022 di grandi soddisfazioni dal punto di vista dei risultati economici e la prospettiva di crescere ancora, non solo sotto l’aspetto puramente commerciale ma anche nel range della gamma: “Fino a 39 metri” ha detto espressamente il fondatore Ugo Pellegrino.
La conferenza stampa di lancio del nuovo A96 del cantiere campano, tenuta in forma virtuale, è stata ricca di spunti interessanti: entusiasmo e capacità del resto non mancano ai vertici dell’azienda, e si è visto in modo netto durante l’evento online.
A partire dal nuovo super yacht, l’A96: è un progetto firmato da Arcadia Yachts per quanto riguarda il design dello scafo, con Igor Lobanov a curare gli interni. E’ uno scafo lungo 29,34 metri, largo 7,87 metri ma con pescaggio di soli 1,76 metri, caratterizzato da grandi spazi a cominciare dalla cabina armatoriale, di ben 37 mq.
Capace di ospitare 10-12 ospiti in cinque cabine, oltre a cinque membri di equipaggio, ha un dislocamento a pieno carico di 130 tonnellate ed è in grado di navigare a 24 nodi di velocità massima, come gli Sherpa, anche se quella consigliata è di 15.
La propulsione è garantita da quattro motori Volvo Penta IPS1.200 (oppure 1.350, in optional) per un’autonomia di circa 600 miglia alla velocità di crociera suggerita.
L’A96, che al momento non ha ancora un proprietario e debutterà ufficialmente al salone di Cannes 2023, nasce da una riflessione sulle modalità con cui i “nuovi armatori” vogliono godersi la barca e in particolare lo stile di vita associato alla nautica.
“Il cliente si deve sentire bene a bordo – ha spiegato Francesco Ansalone, responsabile marketing e comunicazione – bisogna quindi considerare il concetto di ‘wellbeing’ nella sua complessità. Volevamo costruire uno yacht adatto alla socialità, al piacere del contatto, dell’amicizia e delle feste”.
Un altro elemento importante è quello del legame con la natura, sempre più accentuato, ha continuato il manager: “Gli armatori a cui ci rivolgiamo non vogliono stare troppo in ambienti chiusi con l’aria condizionata, ma godersi la vita all’aperto, respirare la brezza marina e sentire anche i suoni della natura che li circonda”, tenuto conto che recenti studi dimostrano che passiamo il 90% del nostro tempo indoor.
Da qui soluzioni come l’ambiente unico fra beach area e main deck, le enormi pareti-finestre per fare entrare la luce il più possibile e la continuità sempre più ricercata fra ambienti esterni e interni, per rendere l’A96 una barca molto accogliente e vivibile, forte anche delle basse emissioni e di un elevato comfort acustico.
Per quanto riguarda l’andamento del business, rispondendo a una domanda di Superyacht 24 Pellegrino non ha voluto ancora rivelare i dati di chiusura 2022, che verranno ufficializzati nei prossimi mesi, ma la soddisfazione chiaramente espressa lascia intendere che Arcadia abbia raggiunto l’obiettivo di quei 24-25 milioni di fatturato a noi dichiarato a primavera, o perlomeno ci sia andata molto vicino.
“Abbiamo ancora diverse trattative importanti in corso e nostri nuovi rappresentanti stanno lavorando bene in certi mercati in ascesa, per esempio quello turco” ha dichiarato Pellegrino, che ha poi indicato nel range di yacht “tra 70 e 130 piedi” quello in cui il cantiere vuole crescere ancora e consolidarsi nel prossimo futuro.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24