Besenzoni chiude un 2022 “spettacolare” e pensa già al futuro
Intervista al titolare Giorgio Besenzoni che spiega come l’azienda stia raccogliendo i frutti di un mercato vivace e preveda anche di ampliare l’organico
Amsterdam (Olanda) – Lo dice con i soliti modi affabili e pacati ma si capisce che la soddisfazione è enorme e il sorriso pienamente giustificato. Giorgio Besenzoni, incontrato al Mets, è entusiasta dei risultati ottenuti quest’anno dalla sua azienda con base a Sarnico (Bergamo) anche se naturalmente si guarda bene dal dormire sugli allori e pensa già a pianificare il futuro.
Come è andato il 2022 per Besenzoni spa?
“E’ stato spettacolare, un anno veramente da ricordare non solo per noi ma per tutta l’industria nautica.”
Come è diviso il vostro fatturato fra Italia ed estero?
“Direi 50/50, il che è un bene per noi perché vogliamo tenere un certo bilanciamento nel nostro parco clienti. Registriamo un buon andamento di mercati come quello cinese e taiwanese, oltre al turco, specie per il segmento di barche dai 37 metri in su che è particolarmente vivace. Con i clienti vogliamo essere un pochino selettivi, ci piace lavorare con aziende affidabili su progetti a lungo termine.”
Besenzoni è sempre stata un’azienda molto innovativa, come gestite le fasi di ricerca e sviluppo?
“In progettazione internamente lavorano 14 ingegneri fissi, più altri due a supporto, con la collaborazione di tre studi esterni, tutti italiani.”
Su quali prodotti vi state concentrando maggiormente ora?
“Puntiamo su una crescita di passarelle e scale e dei prodotti custom, aumentando anche la spinta verso soluzioni e movimentazioni elettriche. Vogliamo poi ampliare l’offerta del nostro brand Unica, quello specificamente dedicato ai superyacht.”
Parliamo di sostenibilità, vi state impegnando in questo senso?
“Sì, andiamo via via eliminando, o perlomeno riducendo, l’uso di materiali come teak e olio, sostituiti da materiali di tipo chimico, ad esempio per le pavimentazioni delle passarelle.”
Come è strutturata la parte di assistenza di Besenzoni?
“Abbiamo otto persone al nostro interno espressamente dedicate al service e in più istruiamo i centri di assistenza esterni autorizzati tramite corsi di formazione, su base annuale.”
Come state affrontando l’aumento di costi dell’energia?
“Su vari fronti, il nostro impianto di verniciatura a gas per esempio è passato, per ora temporaneamente, ad alimentazione a gasolio. In più stiamo potenziando la dotazione di pannelli fotovoltaici dell’azienda in modo da essere più autosufficienti nella produzione di energia.”
Quante persone lavorano oggi in Besenzoni?
“Al momento siamo in 110 ma prevediamo di effettuare nuove assunzioni. Continueremo comunque anche a usare la subfornitura, per mantenere une certa flessibilità”.
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