Pensato per vivere il mare e l’esperienza dello slow-cruising lo yacht presenta ambienti tipicamente appartenenti a yacht di misure superiori, come l’ampia officina/garage di poppa, il locale lavanderia e stireria ed una cella frigo adiacente alla zona cucina e locali per l’equipaggio spaziosi. Per l’armatore è previsto un ponte dedicato, quello superiore, con percorsi per la crew ben definiti e distinti per offrire massima privacy degli ospiti a bordo. Il progetto ha inoltre tre soluzioni di propulsione: oltre a quella diesel tradizionale si potrà scegliere una motorizzazione ibrida e diesel ibrida, promuovendo la sostenibilità ambientale e allo stesso tempo apportando vantaggi economici a lungo termine.
“Xpd88 è un progetto ambizioso, atipico e con una forte personalità.” – ha detto Aldo Manna, partner e direttore commerciale del cantiere spezzino – “La pluriennale esperienza maturata nella costruzione e vendita di explorer ed expedition yachts in nord Europa, mi ha permesso di contribuire fattivamente anche allo sviluppo del progetto, insieme al nostro ufficio tecnico e all’architetto Mauro Sculli. Xpd88 aprirà le porte ad un mercato nuovo per Antonini Navi, quello delle imbarcazioni da diporto in metallo che in questi anni ha visto una crescita esponenziale, soprattutto all’estero. Sono fiducioso sul progetto e mi auguro sia il primo di una lunga serie”. Antonini Navi ha sede nel Golfo di La Spezia e costruisce yacht custom fino a 70 metri di lunghezza; fra le sue attività vi sono servizi di refitting, di post-vendita, di ormeggio per superyacht e di produzione per conto terzi.