Desmi cresce e trova “alleati” insperati
Le nuove normative sulle acque di zavorra aiutano i piani di sviluppo dell’azienda danese, anche in Italia
Amburgo (Germania) – Desmi è una multinazionale danese con una lunghissima storia a livello globale essendo stata fondata nel 1834, ma molto giovane sul mercato italiano dove è sbarcata a giugno del 2021. Con sede ad Aalborg, Desmi produce pompe centrifughe per l’industria navale, ma anche impianti di trattamento delle acque di zavorra e sistemi per il risparmio energetico.
Le applicazioni dei suoi prodotti sono diverse, dalle navi da carico a quelle da crociera, dai traghetti ai mezzi militari. La produzione è in Danimarca, con fonderie proprie, ma il gruppo ha anche un sito nel Far East, al servizio dei grandi cantieri navali cinesi e coreani.
Anche i mercati dell’offshore e della nautica sono di grande interesse per Desmi: in pratica tutte le barche sopra i 45 metri, o oltre 500 GT, possono infatti montare a bordo i suoi impianti, sia in fase di nuova costruzione che di refit.
Ad Amburgo durante la fiera SMM abbiamo intervistato il general sales manager di Desmi in Italia, Simone Carluccio.
Carluccio, come è andato il vostro primo anno di attività nel nostro paese?
“Bene, il marchio poteva già contare su una solida reputazione a livello internazionale ma anche da noi stiamo lavorando per espandere il mercato che resta piuttosto vivace. Gli armatori e i cantieri italiani sono un target importante per Desmi”.
Quanto vale per voi il settore marittimo e quanto quello della nautica?
“Direi che nello shipping realizziamo grossomodo il 65% del nostro fatturato, nella nautica circa il 10%, ma la quota è in crescita”.
Come sono le prospettive future?
“Molto buone, il 2024 è una data chiave perché segna la data entro cui tutte le navi di nuova costruzione, e quella già naviganti, dovranno adeguarsi alle normative internazionali sul trattamento obbligatorio delle acque di zavorra sulle navi: noi proprio a SMM abbiamo presentato un nostro nuovo sistema, interamente sviluppato in-house. L’interesse dimostrato in fiera da parte degli operatori per questo impianto è stato notevole e siamo ottimisti sulle possibilità commerciali”.
Saranno quindi le normative a darvi una mano?
“Sì, ma più in generale prevediamo un futuro roseo se consideriamo tutti gli adeguamenti tecnologici e la transizione energetica e green di tutto il settore navale, per le quali i nostri macchinari come pompe e sistemi di risparmio energetico OptiSave sono in linea con i nuovi requisiti e standard”.
In Italia vi occupate solo di vendita?
“No, forniamo servizi di supporto, assistenza e service che sono fondamentali per prodotti ad alta tecnologia come i nostri”.
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