Perotti smentisce il “full electric” e preannuncia l’apertura di nuovi cantieri in Usa e in Italia
Il patron di Sanlorenzo ha svelato anche la strategia ‘difensiva’ alla base del progetto Sanlorenzo Charter Fleet: vendere yacht al 70% del prezzo mantenendo la possibilità di noleggiarli a terzi per un periodo dell’anno
Genova – E’, come di consueto, un fiume in piena il Massimo Perotti che si presenta al Salone Nautico di Genova (il suo 40°) per aggiornare stampa e analisti di mercato sulle ultime novità del gruppo Sanlorenzo. Così come avvenuto a Cannes il tema dominante è stato la sostenbilità con la (ri)presentazione del piano “Road to 2030 – the drivers of this decade in Sanlorenzo’s vision”.
Molte però, sono state le dichiarazioni esclusive. Prima fra tutte la bocciatura di chi sostiene di produrre in futuro yacht full electric: “Si tratta di una mistificazione da parte di qualche nostro competitor” ha detto Perotti spiegando che le batterie per una propulsione al 100% elettrica richiederebbero spazi e volumi enormi. Possibile solo parlare di propulsione ibrida al momento e “per Sanlorenzo il futuro è l’idrogeno. La nostra prima sperimentazione sarà sul Bgm 65 HH con un sistema ibrido elettrico-fuel cell”. Per i super yacht di grandi dimensioni, invece, la rotta da seguire sarà il metanolo.
Parlando poi della nuova divisione ‘High End Services’ (per la quale l’azienda sta cercando un manager dedicato), il maggiore azionista nonché amministratore delegato di Sanlorenzo ha spiegato che due dei pilastri saranno ‘Sanlorenzo Charter Fleet’ e il refit. Questo il ragionamento alla base del primo progetto che Perotti definisce anche come operazione difensiva: “Con l’acquisizione di Equinoxe, che confermo dovremmo portare a termine entro fine Ottobre, ci prepariamo anche a un possibile momento di rallentamento della domanda. Nel 2023 prevedo che la crescita possa essere fra il 10 e il 20% ma, poiché vogliamo limitare la produzione a 70 barche all’anno mantenendo elevata la qualità, non continueremo a crescere con il fatturato del 28% come nel 2021 e del 25% come nel 2022. Una società di charter ci consentirà di proporre al cliente di pagare meno una nuova costruzione, ad esempio il 70% del prezzo, lasciando in cambio a Sanlorenzo con quel 30% di sconto la possibilità di noleggiare a terzi quello yacht per un mese all’anno”. Una formula che abbina uno sconto sul prezzo dello yacht alla sharing economy nel diporto. Per il cantiere, che noleggerà solo imbarcazioni Sanlorenzo, “si tratterà anche di poter fare un po’ di profitti senza elevati capex e al tempo stesso di acquisire nuovi clienti”.
Particolarmente interessante anche la seguente affermazione di Perotti: “Nel 2023 investiremo in terreni e cantieri”, in America e in Italia. A margine della presentazione il numero uno di Sanlorenzo a SUPER YACHT 24 ha specificato che “l’idea già del 2019 di sviluppare un polo produttivo negli Stati Uniti era stata solo temporaneamente accantonata per il Covid che non ci ha materialmente consentito di viaggiare. E’ un discorso che riprenderemo già nel 2023” ha aggiunto, ricordando che uno stabilimento rispondente ai desiderata del gruppo in passato era stato individuato a New Orleans ma per varie ragioni non si era poi concretizzato. Nuovi investimenti in terreni e cantieri per il refit prenderanno forma invece in Italia: “Guardiamo in particolare a Genova, Spezia, Pisa e Livorno” ha affermato, specificando che un nuovo cantiere potrebbe sorgere “in una o in tutte e quattro queste città”. Le difficoltà a trovare spazi o cantieri adatti non sembrano preoccuparlo.
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Perotti: “Per i super yacht Sanlorenzo il carburante del futuro sarà il metanolo”