Amico & Co. chiede un’estensione della concessione fino al 2065
Il cantiere di refit basato in porto a Genova fra il 1999 e il 2021 ha investito oltre 72 milioni di euro raggiungendo gli attuali 84 dipendenti
L’istanza risale allo scorso marzo, ma solo da oggi, con la pubblicazione da parte dell’Autorità di Sistema Portuale di Genova, decorrono i termini (30 giorni) per proporre osservazioni o proposte concorrenti, step necessario al prosieguo dell’iter con cui il cantiere Amico & Co, specializzato nel refit di navi e imbarcazioni da diporto, intende radicarsi nel porto del capoluogo ligure fino al 2065.
La società, oltre a gestire la Darsena Nautica (fino al 2039), conduce il proprio core business (riparazione, ristrutturazione e manutenzione di yacht compresi fra i 15 e i 150 metri di lunghezza) su spazi concessi sulla base di due differenti titoli, uno in scadenza a fine 2029 (al netto dei due anni di proroga derivanti dalle norme anti-covid) e l’altro a fine 2040 (oltre a un anno da aggiungere per i motivi di cui sopra).
Secondo quanto riporta l’istanza, i titoli furono rilasciati ad Amico & Co. a fronte di un piano di investimenti da 10,3 milioni di euro. Il cantiere, però, rivendica di averne effettuati, fra il 1999 (anno del primo assentimento) e tutto il 2021 oltre 72,3 milioni di euro, dalla costruzione di un bacino di carenaggio coperto a opere di consolidamento dei piazzali, dalla realizzazione di un impianto di alaggio e collocazione a terra che consente di lavorare a terra simultaneamente 5 imbarcazioni lunghe fino a 95 metri, a interventi di potenziamento e miglioramento dei capannoni.
È in ragione dei tempi di ammortamento di tali investimenti e di quelli che intende effettuare a breve termine per oltre 4,3 milioni di euro (si veda la tabella sotto: il termine lavori a dicembre 2022 risale al marzo di quest’anno e va presumibilmente allungato per gli interventi da iniziare) che Amico & Co chiede, oltre che di unificare per ragioni di semplicità i titoli, di allungarne al 2065 la scadenza. A supporto dell’istanza anche i risultati raggiunti in termini di fatturato (oltre 55 milioni di euro nel 2021), di occupazione diretta (da 31 a 84 dipendenti negli ultimi 15 anni) e di creazione di indotto (stimato dalla società in una filiera di 36 società per un impiego di oltre 500 persone).
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