Amico & Co. chiede un’estensione della concessione fino al 2065
Il cantiere di refit basato in porto a Genova fra il 1999 e il 2021 ha investito oltre 72 milioni di euro raggiungendo gli attuali 84 dipendenti
![Amico & Co cantiere Genova](https://www.superyacht24.it/wp-content/uploads/2022/01/Amico-Co-cantiere-Genova-768x510.jpg)
L’istanza risale allo scorso marzo, ma solo da oggi, con la pubblicazione da parte dell’Autorità di Sistema Portuale di Genova, decorrono i termini (30 giorni) per proporre osservazioni o proposte concorrenti, step necessario al prosieguo dell’iter con cui il cantiere Amico & Co, specializzato nel refit di navi e imbarcazioni da diporto, intende radicarsi nel porto del capoluogo ligure fino al 2065.
La società, oltre a gestire la Darsena Nautica (fino al 2039), conduce il proprio core business (riparazione, ristrutturazione e manutenzione di yacht compresi fra i 15 e i 150 metri di lunghezza) su spazi concessi sulla base di due differenti titoli, uno in scadenza a fine 2029 (al netto dei due anni di proroga derivanti dalle norme anti-covid) e l’altro a fine 2040 (oltre a un anno da aggiungere per i motivi di cui sopra).
Secondo quanto riporta l’istanza, i titoli furono rilasciati ad Amico & Co. a fronte di un piano di investimenti da 10,3 milioni di euro. Il cantiere, però, rivendica di averne effettuati, fra il 1999 (anno del primo assentimento) e tutto il 2021 oltre 72,3 milioni di euro, dalla costruzione di un bacino di carenaggio coperto a opere di consolidamento dei piazzali, dalla realizzazione di un impianto di alaggio e collocazione a terra che consente di lavorare a terra simultaneamente 5 imbarcazioni lunghe fino a 95 metri, a interventi di potenziamento e miglioramento dei capannoni.
È in ragione dei tempi di ammortamento di tali investimenti e di quelli che intende effettuare a breve termine per oltre 4,3 milioni di euro (si veda la tabella sotto: il termine lavori a dicembre 2022 risale al marzo di quest’anno e va presumibilmente allungato per gli interventi da iniziare) che Amico & Co chiede, oltre che di unificare per ragioni di semplicità i titoli, di allungarne al 2065 la scadenza. A supporto dell’istanza anche i risultati raggiunti in termini di fatturato (oltre 55 milioni di euro nel 2021), di occupazione diretta (da 31 a 84 dipendenti negli ultimi 15 anni) e di creazione di indotto (stimato dalla società in una filiera di 36 società per un impiego di oltre 500 persone).
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