Porti turistici: per Assomarinas dopo un buono 2022 previsioni di rallentamento
Preoccupano i costi energetici e la probabile recessione economica; restano comunque buone le prospettive per le attività di rimessaggio e manutenzione per il 2023
Il registrato incremento della domanda di ormeggi stanziali è da attribuirsi, come lo scorso anno, ad un turismo di prossimità favorito dalla pandemia. E’ quanto emerge dall’indagine di Assomarinas sull’andamento del mercato dei servizi portuali turistici nel 2022, che, come di consueto, sarà illustrata in occasione dell’Assemblea in programma il prossimo 24 settembre presso il Salone Nautico di Genova.
“Migliaia di imbarcazioni usate che giacevano nei rimessaggi – dichiara il Presidente dell’Associazione Roberto Perocchio – sono tornate in acqua a dimostrazione di una preferenza da parte degli italiani nel frequentare le località costiere nazionali piuttosto che ad essere interessati ad una vacanza a lungo raggio in aereo all’estero”. Anche la domanda di ormeggi in transito ha confermato un buon andamento per la tendenza a rimanere sulle coste nazionali e come conseguenza della crescita degli itinerari dell’utenza che ha scelto la formula della vacanza con imbarcazione a noleggio.
In considerazione della ripresa della domanda di servizi portuali turistici nel 2021 e nel 2022 anche la “vendita” (cessione di lungo periodo dei diritti di ormeggio) ha subito un leggero incremento, mitigato però dall’ampia disponibilità di offerta.
“Nonostante le previsioni per il 2023 prefigurino un nuovo rallentamento del settore, dovuto alle preoccupazioni per i costi energetici e per le prospettive di recessione economica, restano però buone le prospettive per le attività di rimessaggio e manutenzione delle unità nautiche, a riprova del fatto che gli appassionati di turismo nautico non intendono disfarsi del proprio mezzo.”
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