Valle: “Per Azimut Benetti 130 Mln di investimenti nei prossimi quattro anni”
Nel refit il gruppo traguarda un raddoppio del faturato di Lusben nel giro di tre anni
Cannes (Francia) – “Quanto durerà questo momento di mercato così positivo? Chi lo sa… Qualche segnale di rallentamento lo vediamo. Soprattutto in Europa, mentre il Nord America continua a essere trainante”. Con queste parole l’amministratore delegato di Azimut Benetti, Marco Valle, ha dato il via alla conferenza stampa organizzata da Azimut Yachts per presentare al Cannes Yachting Festival le ultime novità dei marchi del gruppo. Fra i 16 modelli portati alla 44° edizione del salone nautico di Cannes (di cui tre première), ci sono i due superyacht di nuova generazione Grande 26M e Grande 36M e il crossover coupè Magellano 30M.
Parlando di strategie di crescita Valle ha sottolineato che il gruppo ha in programma 130 milioni di euro di investimenti per i prossimi quattro anni in innovazione: “Non ci interessano altri cantieri o marchi, vogliamo crescere con nuovi prodotti e maggiore efficienza nei nostri stabilimenti” ha precisato l’a.d., che a margine della conferenza stampa a SUPER YACHT 24 ha spiegato come anche nel refitting i programmi sono particolarmente ambiziosi. “Vogliamo raddoppiare il fatturato di Lusben nel giro di tre anni e ci siamo impegnati, rilevando il bacino di carenaggio del porto di Livorno, a investire circa 14 milioni in cinque anni. Il refitting è un business anticiclico sul quale vogliamo puntare”.
Durante la conferenza stampa un passaggio è stato necessariamente dedicato alla sostenibilità, che per Azimut Yacht significa incremento del 25% della capacità produttiva grazie a efficienze nella produzione. Il ‘caro energia’, invece, l’azienda lo contrasta con l’efficienza energetica grazie al fatto di essere per il 50% autonoma per effetto degli investimenti realizzati in passato.
Impegnati da oltre dieci anni nell’abbassamento delle emissioni attraverso la combinazione di tre fattori chiave (abbattimento del peso attraverso l’utilizzo del carbonio, la ricerca di carene sempre più efficienti e propulsioni alternative), Azimut ha precorso l’approccio alle tematiche sostenibili con la creazione della famiglia di Low Emission Yacht, in cui oggi rientra già il 50% dei modelli della gamma.
Un “-20%” di emissioni rispetto al mercato è il benchmarck di riferimento per includere nuovi modelli in questa famiglia.
A proposito del modello Grande 26M (18 nuove costruzioni già vendute), Azimut è stato il primo brand a credere nella propulsione Pod e, grazie all’esperienza acquisita, il cantiere ha sviluppato insieme a ZF il nuovo sistema di propulsione Pod 4600, installato per la prima volta al mondo sul nuovo modello della linea Grande. Il sistema, combinato con una sovrastruttura più leggera del 30% grazie all’uso esteso della fibra di carbonio, garantisce una riduzione dei consumi del 20% rispetto a una barca di pari dimensioni, alle velocità più frequenti di utilizzo.
Grande 26M nasce da un progetto ambizioso: configurarsi come il nuovo benchmark di categoria e
offrire nelle sue dimensioni le stesse caratteristiche di un megayacht. Una sfida che i cantiere ritiene vinta grazie alle 5 cabine, di cui quella armatoriale full beam sul main deck, e ai flussi separati per ospiti ed equipaggio, la cui area è posizionata a prua come nei superyacht per garantire la privacy più totale.
A bordo sorprende anche la Deck2DeckTM Terrace, pensata sulla rivoluzionaria novità introdotta sul mercato dall’ammiraglia di gamma Grande Trideck (già 17 le barche vendute): la terrazza affacciata a pelo d’acqua. La Deck2DeckTM Terrace è ottenuta grazie all’estensione dello specchio di poppa, che può essere sollevato per trasformare il pozzetto in una grande terrazza sospesa tra mare e cielo, che assume la doppia funzione di area lounge o sala da pranzo con tavolo walkaround. Le linee esterne sono firmate da Alberto Mancini, mentre gli interni sono progetti di Achille Salvagni.
A bordo di Grande 36M è da sottolineare anche il concept Infinity Skydeck, il primo upperdeck che corre da poppa fino all’estrema prua su un unico livello, una rivoluzione del layout tradizionale e la conquista di un ambiente prima inesistente su una barca di queste dimensioni.
Grande 36M s’inserisce nel range dei low emission yacht grazie alla sinergia tra la carena di seconda generazione D2P Displacement-to-Planing ad alta efficienza, progettata da P.L. Ausonio Naval Architecture con l’ufficio ricerca e sviluppo del cantiere, e l’utilizzo estensivo della fibra di carbonio per alleggerire il peso della sovrastruttura. Innovazioni progettuali introdotte da Azimut che permettono di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 fino al 30%, rispetto a imbarcazioni di pari peso e dimensioni con carena a spigolo tradizionale.
Anche in questo caso le linee esterne sono concepite da Alberto Mancini, mentre il design degli interni è realizzato da Achille Salvagni.
Con Magellano 30M, invece, ispirato alla filosofia dei trawler, imbarcazioni pensate per le lunghe navigazioni, Azimut interpreta questo modello con un twist contemporaneo e concepisce già nel 2007 il primo Crossover della storia della nautica.
Secondo il cantiere la linea Magellano risponde alle esigenze di un armatore contemporaneo e con il piacere del viaggio: la dualità della velocità, la carena ad alta efficienza di ultima generazione e un design di rara ricercatezza. Da qui la scelta dell’architetto inglese Ken Freivokh, il designer che meglio si muove, elegantemente, tra vela e motore, il cui stile ha scolpito gli esterni di questo crossover coupè, dalla sovrastruttura filante. Mente creativa dell’interior è Vincenzo De Cotiis, rinomato architetto e designer.
Per la prima volta su uno yacht di queste dimensioni, la timoneria unica consente la rottura degli schemi tradizionali del layout, lasciando sul ponte principale spazio per il grande salone con vista del mare a 270°.
Magellano 30M si muove in diverse condizioni di mare grazie alla Carena Dual Mode a doppio spigolo che, rispetto a carene tradizionali hard chine, permette morbidezza d’impatto sull’onda, garantendo efficienza e stabilità anche in condizioni di mare formato, e una riduzione delle emissioni del 20%. A garantire ulteriormente il contatto con il mare e il rispetto della natura circostante, la Zero Emission Hotel Mode, una modalità stand by in grado di alimentare autonomamente i sistemi di bordo a generatori spenti fino a quattro ore di giorno e otto ore di notte, e che permette di sostare silenziosamente in rada.
In occasione della conferenza stampa di Cannes, Azimut ha anticipato anche il Nuovo S7 che sarà presentato a Düsseldorf Boat Show 2023. La carena ad alta efficienza, la sovrastruttura in carbonio, la propulsione POD trimotorica permettono al nuovo S7 di raggiungere consumi ridotti fino al 30% alle medie e alte velocità. Gli esterni sono firmati da Alberto Mancini e gli interni dalla divisione Yachtique, atelier del Gruppo Azimut Benetti specializzato in interior.
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