Falaschi presenta i due super yacht in costruzione al cantiere Ocean King
In via di completamento un Ducale da 36 e un Doge di 42 metri mentre per il futuro si pensa a una nuova serie Explorer
A Chioggia SUPER YACHT 24 ha incontrato Stefano Falaschi, general manager di Ocean King, il cantiere che dal 2012 costruisce superyacht con caratteristiche uniche all’interno di Adriatic Shipyard, cantiere specializzato in nuove costruzioni, refit e trasformazioni di navi commerciali con trentacinque anni di attività alle spalle fondato e gestito dai fratelli Alberto e Davide Ballarin.
Falaschi, come inizia la sua storia lavorativa con Ocean King?
“Ho sempre lavorato nel mondo del mare come mediatore marittimo e consulente di grandi cantieri della nautica da diporto. Ero già in relazione con la Adriatic Shipyard dei fratelli Ballarin quando, nel 2018 al salone di Monaco, vidi il risultato della loro trasformazione di una nave commerciale in superyacht; ne rimasi molto colpito e da lì è iniziato il mio rapporto lavorativo per la Ocean King con la gestione del cantiere a 360 gradi.”
Cosa la colpì in particolare?
“Lo yacht era il 130 ‘Genesia’, versione più grande di un 88’ Ocean King in metallo che avevo visto nel 2012 e che aveva destato in me particolare interesse. Il Genesia 130 era stato creato per il suo armatore, un editore italiano molto importante che aveva chiesto un low profile per l’esterno dello yacht ma interni molto ricchi e raffinati, e venne premiato nell’occasione con il ‘The world superyachts award 2018’ come vincitore della categoria ‘Rebuilt’.
Rimasi colpito, così come lo fu al tempo l’armatore di Genesia e lo sono oggi tutti i nostri clienti, dalla forte impressione che le costruzioni Ocean King avessero di base una struttura di yacht, ma con un Dna di nave estremamente solida e forte, sia nello scafo, sia nella sala macchine, sia nella componentistica di impianti. Yacht quindi al 100%, ma con un livello decisamente superiore. Un Dna che proviene dalla cultura e esperienza di Adriatic Shipyard nel settore navale commerciale e che diventa il tratto distintivo e fondamentale anche dei suoi yacht.”
Cosa c’è in costruzione nel cantiere Ocean King?
“Stiamo per presentare due megayacht a tutti gli effetti: il 120 serie Ducale di 36.28 metri con il quale andremo in acqua a inizio agosto e che consegneremo poi all’armatore per la sua prima vacanza. Lavoriamo per poterlo portare a Cannes; i lavori si sono protratti per soddisfare la richiesta dell’armatore di inserire una seconda piscina strutturale sul main deck; se non ce la faremo per tempo lo presenteremo comunque con una serie di eventi nei quali potranno essere ammirate da tutti le modellature di questo scafo che sono veramente eccellenti e non temono confronti con nessuno, così come i suoi interni. La barca è davvero molto interessante anche in relazione alle richieste attuali del mercato, come ad esempio le piscine a poppa, oltreché per il suo disegno degli esterni e degli interni curato dallo studio triestino VYD di Paolo Dose. L’ingegneria navale dei nostri yacht è dello studio veneziano inNave.”
L’altro yacht in costruzione appartiene invece alla serie Doge; quali caratteristiche ha e quando sarà pronto per il varo?
“E’ un Doge 400 Gt di 41.80 metri, quindi un po’ più grande del precedente. Tratto distintivo della serie Doge è la prua tipo rompighiaccio che rientra leggermente nella parte bassa. Tutta la serie ha la firma dello studio A-Lot Design per gli esterni e quella dell’architetto Matteo Gottardo per gli interni. Consegneremo al suo armatore la barca entro fine anno, dopo neanche 24 mesi di lavori, nonostante la sua complessità di costruzione in particolare dal lato ingegneristico; questa unità ha infatti tre movimentazioni: nella zona di prua c’è l’apertura idraulica in verticale per il tender dell’equipaggio, una seconda gru che scompare nella murata del main deck e che alza due tonnellate a otto metri, e infine il carro ponte nella zona garage beach.
Per il modello Gt del 400 abbiamo inoltre sollevato il main deck di tre gradini ottenendo sotto una beach di tutto rilievo grazie ai circa 70-80 cm in più; questa nostra idea è molto piaciuta e ne andiamo orgogliosi.”
Quali sono i punti di forza degli yacht Ocean King?
“La plancia comandi con un vetro che ‘porta in avanti’ per evitare il riflesso e coprire da eventuale pioggia e umidità tipica di tutte le navi commerciali, la sala macchine concepita per muoversi al suo interno con massima agevolezza e con tutti gli impianti a vista, solo due fori sulla nave per due prese a mare molto grandi collegate con un grosso traverso strutturale in acciaio nel quale convogliano e da lì diramano tutte le sue utenze di raffreddamento (diversamente dai molti yacht che tipicamente hanno fori di tutti i tipi). E poi il sovradimensionamento delle casse fango: solo una di queste sarebbe sufficiente data la loro portata. Possiamo chiudere una saracinesca di una presa a mare e tutte le utenze continuano a pescare dal traverso grazie all’apertura dell’altro filtro, che è più che in grado di soddisfare da solo ogni esigenza. Sono corpi unici saldati a scafo e non ci sono altre possibilità di entrate di acqua.
Questi sono indubbiamente punti di forza per uno yacht di altra categoria che ha la fortuna di derivare da un cantiere con moltissima esperienza nel navale commerciale e da lavoro e questo ne fa certo una caratteristica apprezzata. Costruiamo infine tutto in metallo, nelle varie soluzioni: tutto acciaio, acciaio e alluminio. Su uno yacht ci sono tonnellate di metallo e qui entra in gioco la nostra elevata capacità di lavorazione dell’acciaio.”
Fra le ulteriori iniziative di Ocean King c’è qualcosa che può anticiparci?
“Si. Abbiamo una nuova serie Explorer nel cassetto. Ma ne parleremo al momento opportuno.”
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24