Denison: “La parità euro-dollaro spinge il mercato dei superyacht”
Effetti positivi sia sulla vendita di barche nuove e usate che sul charter
La sostanziale, e prolungata, parità raggiunta nel cambio dollaro-euro ha effetti positivi sul mercato della nautica di alto livello.
Molti operatori qualificati hanno recentemente confermato, anche a Superyacht 24, che per esempio gli americani sono tornati ad affollare le mete più esclusive della Costa Azzurra, comprese naturalmente le marine, favoriti da questo fatto, compensando con le loro presenze ed i loro investimenti l’inevitabile calo (ma non la scomparsa) della clientela russa.
Al momento il tasso di cambio euro-dollaro si assesta su quota 1.020, ai minimi da una ventina d’anni.
Secondo un report del broker Denison, che riporta dati della CNBC, dall’inizio dell’anno il valore dell’euro nei confronti del dollaro è sceso di oltre il 9%, mentre il dollaro, in confronto, è rimasto solido.
All’atto pratico, e spostandoci sugli effetti nell’industria nautica, ai compratori di yacht che volessero acquistare in euro oggi si presentano occasioni notevoli, mentre chi acquista in dollari può contare su un potere d’acquisto maggiore a parità di somma da investire.
Per fare un esempio concreto un megayacht messo sul mercato a 10 milioni di euro, che sei mesi fa sarebbe costato circa 11,094 milioni se pagato in dollari, oggi si potrebbe portare a casa per 10,020 milioni della moneta americana. Facile intuire come il “risparmio” aumenti su importi superiori.
Oltre alla vendita di yacht nuovi e usati, anche il mercato del charter è naturalmente interessato da questi effetti, specialmente in questa stagione in cui il mercato del Mediterraneo è molto competitivo per gli americani, che possono contare su opportunità in aggiunta a quelle offerte loro dal tradizionale bacino caraibico.
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