Vassallo: “Malta prepara un piano per lo sviluppo della nautica di alto livello”
Fondamentale in questa mission viene considerato anche il coinvolgimento di comandanti ed equipaggi
Alla prima edizione del Malta Superyacht Symposium andato in scena nei giorni scorsi è stata ribadita con forza la volontà dello stato insulare di sviluppare sempre più il settore dei superyacht, con un’azione a 360 gradi.
come il Paese intenda arrivare all’obiettivo di diventare un punto di riferimento internazionale lo ha spiegato a SUPER YACHT 24 Alison Vassallo, partner dello studio legale Fenech & Fenech, presidente della sezione yachting della locale Camera di Commercio, che ha ideato e organizzato il forum, insieme a Anthony Galea della Malta Maritime Law Association.
Vassallo ha coordinato i lavori del simposio stando tutto il tempo a stretto contatto con il ministro per i Trasporti di Malta, Aaron Farrugia, una figura chiave nella politica dello Stato al centro del Mediterraneo.
Avvocato Vassallo, che bilancio avete fatto di questo primo forum?
“E’ stato un grande successo, ben al di là delle nostre previsioni. Crediamo che per livello dei relatori, qualità degli interventi, partecipazione e spunti emersi abbia contribuito a elevare la percezione di Malta come hub per il settore. Inoltre ci ha fornito diverse idee per il futuro su cui inizieremo a lavorare da subito.”
E’ emerso chiaramente quanto Malta abbia piani ambiziosi sulla nautica di alto livello: da dove nasce questa idea?
“Dal nostro heritage in ambito marittimo. Nello shipping siamo da tempo riconosciuti come un punto di riferimento, specie sul piano normativo: da una quindicina di anni a questa parte abbiamo capito che c’era la possibilità di fare lo stesso percorso anche nello yachting.”
Che importanza ha il settore marittimo nell’economia maltese?
“Un grande peso, anche se non lo abbiamo mai quantificato esattamente. Di sicuro il gruppo di aziende del settore marittimo è il maggiore all’interno della Malta Chamber e comprende rappresentanti di tutto il cluster: cantieri, agenti, broker, charter, porti turistici, studi legali ecc, parliamo di circa 200 aziende.”
Che azioni seguiranno alle discussioni fatte nel forum?
“La più importante credo sarà la redazione di un piano nazionale per il settore dei superyacht a Malta, su cui agiremo da stimolo per il governo, lavorando insieme. L’impegno da parte delle istituzioni ci è già stato garantito e abbiamo individuato i temi portanti su cui poggerà il piano. E’ stato bello notare che anche aziende fra loro concorrenti si sono messe a disposizione per decidere la strategia, nell’ottica di far crescere il settore complessivamente.”
Malta è conosciuta soprattutto per il suo registro e per la fiscalità, cosa può offrire di altro?
“Vogliamo pensare a una serie di servizi e iniziative che abbiano impatto su tutto il settore, dal refit alla gestione degli equipaggi, allo yacht management, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale.”
Quali sono invece le criticità che Malta deve affrontare?
“La principale è geografica, non siamo al centro delle grandi rotte dei superyacht o vicino a destinazioni come la Costa Azzurra. Dobbiamo lavorare bene anche sulla portualità, dove abbiamo alcune limitazioni, e sulle strutture a supporto. E’ poi fondamentale coinvolgere comandanti ed equipaggi, Malta deve diventare una ‘crewing island’, una meta attrattiva per loro.”
L’isola è già una destinazione turistica, cosa serve ancora per attirare queste categorie?
“Far vedere tutta la nostra offerta, dalla vela alla subacquea, studieremo dei pacchetti appositi per equipaggi e armatori. Il turismo maltese deve innalzare il proprio livello perché questa clientela ha esigenze specifiche.”
Non c’è il rischio che con un cambio di governo l’appoggio delle istituzioni venga a mancare?
“No, il supporto del settore pubblico è garantito comunque. Il settore marittimo è troppo importante per Malta e di questo sono consapevoli tutti gli schieramenti. Ora però bisogna mettersi subito a lavorare e sfruttare l’inerzia favorevole generata dal forum”.
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