Per Advanced Mechanical Solutions nuova sede e nuovi investimenti in arrivo
L’azienda anconetana ha alzato il velo sui nuovi importanti piani di crescita in Italia e all’estero
E’ una storia bella e particolare quella di Advanced Mechanical Solutions (Ams), azienda anconetana che progetta e produce accessori custom per megayacht e fornisce servizi di ingegneria avanzata ai cantieri. Nata come studio di ingegneria nel 2005 per iniziativa di Francesco Pelizza, fondatore e oggi direttore, si è via via sviluppata aggiungendo, dopo i primi tre anni di attività, anche la parte di realizzazione di prodotti su misura per le grandi barche.
Oggi con i due brand Ams e Ams-Composites, il secondo dedicato alla produzione di particolari custom in fibra di carbonio, il gruppo marchigiano si trova in una fase cruciale, alla vigilia di un ulteriore salto di qualità.
SUPER YACHT 24 ha incontrato ad Ancona Francesco Pelizza, imprenditore con un passato importante nel settore aeronautico “trascinato” poi nella nautica anche da una fortissima passione per la vela. Nel suo curriculum di regatante spiccano la vittoria a una Sydney-Hobart e la partecipazione a una Mini Transat, nonché, come ingegnere, la progettazione strutturale di RC44, la classe velica creata da Russell Coutts, leggenda dell’America’s Cup.
Lei è ingegnere dunque partiamo dal concreto: cosa progettate e producete?
“Il nostro core business sono prodotti per superyacht come sistemi di tendalini, portelloni e hard top, alberi telescopici, gru, portelloni, movimentazioni, sistemi di varo tender. Per la parte di ingegneria pura invece ci occupiamo di studi di fattibilità, progettazione e dimensionamento di scafi in composito, analisi agli elementi finiti, progettazione 3D e 2D e project management”.
Chi sono i vostri clienti?
“Inizialmente siamo partiti con i cantieri del territorio, come CRN, Custom Line, ISA, Cantiere delle Marche, ma lavoriamo anche con Benetti, Sanlorenzo, Perini Navi, Tankoa, Solaris ed altri. Oggi stiamo approcciando anche i mercati internazionali, in particolare i grandi produttori di superyacht nordeuropei ma anche turchi”.
Come è stato il passaggio dalla pura progettazione per conto terzi alla produzione in proprio?
“Abbastanza graduale e indolore, abbiamo trovato gli spazi giusti, gli addetti qualificati e ci siamo via via sviluppati anche in questo settore, crescendo piano piano ogni anno”.
Quanti siete oggi in azienda?
“Fra AMS e AMS Composites una ventina, di cui dodici persone all’ufficio tecnico, che vogliamo consolidare ulteriormente con altre assunzioni che prevediamo nel 2022. Quello è il cuore della nostra società, dove abbiamo riunito in gran parte ingegneri di varia estrazione, fra cui anche un biomedico”
Li trovate facilmente?
“No, facciamo fatica, purtroppo è una carenza che avvertono molte aziende del settore, manca una formazione specifica, soprattutto in campo nautico. Per questo, anche attraverso l’associazione Marche Yachting and Cruising di cui facciamo parte, stiamo dialogando con vari enti fra cui l’Università di Ancona per cercare di migliorare l’offerta di personale specializzato”.
Cosa prevedete per il 2022?
“Di continuare nella nostra crescita, focalizzandoci sul rafforzamento della parte tecnica e della presentazione delle offerte, che sono sempre molto apprezzate dai cantieri. Quest’anno dovremmo arrivare a un fatturato di 2,4 milioni di euro, in deciso aumento rispetto al 2021”.
Che investimenti avete effettuato?
“Il principale quest’anno è per la nuova sede: parliamo di 700 mila euro per l’acquisto e l’ammodernamento di uno spazio di 1.800 mq qui ad Ancona, in zona industriale Baraccola, in cui ci trasferiremo a partire da giugno. Uniremo uffici, produzione e parte meccanica, ci daremo una nuova organizzazione e credo che tutto il gruppo trarrà giovamento dal lavorare fianco a fianco”.
Voi avete registrato numerosi brevetti per i vostri prodotti innovativi: sono ancora un valore aggiunto per i clienti?
“Sì, è un sistema in cui abbiamo investito molto, anche in termini di tempo dedicato, e in cui continuiamo a credere. Direi che ne vale ancora la pena”.
Pelizza è anche uno dei quattro soci di I-Carbon, azienda “cugina” di Ams di cui utilizza la competenza ingegneristica per produrre e commercializzare prodotti di serie in fibra di carbonio come bitte e pali per tendalini, e va a completare la variegata offerta del gruppo.
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