GerrisBoats pronto a firmare con un cantiere il primo ordine per un tender
Massimo Verme preannuncia anche l’avvio di un crowdfunding per far partire la produzioni di taxi-boat e altre imbarcazioni adatte anche ai disabili
Genova – I gerridi o insetti pattinatori sono una famiglia di rincoti eterotteri appartenenti alla superfamiglia Gerroidea (Gerromorpha). Devono il loro nome alla capacità di “scivolare” sull’acqua, poggiando solo i tarsi delle zampe medie e posteriori evitando così di affondare.
Da loro deriva il nome GerrisBoats dato alla piccola imbarcazione progettata e brevetta dalla società Verme Projects che presto diventerà un primo esemplare di tender per un super yacht. A rivelarlo è stato lo stesso Massimo Verme, vertice della società con sede a Lavagna (Genova) specializzata in yacht design & marine systems engineering, parlando in occasione di un evento dedicato alla nautica e al design organizzato nell’ambito della Genova Design Week.
“Stiamo per firmare il primo contratto con un grosso costruttore di yacht per realizzare un esemplare che verrà utilizzato come tender. Faremo il primo prototipo che porteremo in esposizione al salone di Montecarlo” ha preannunciato Verme. Concepito per diventare un taxi-boat o una barca per consentire un agevole accesso in mare anche ai disabili, GerrisBoat nel caso venga appunto impiegato come tender “consentirà all’armatore ai suoi ospiti di salire e scendere agevolmente da terra evitando di bagnarsi i piedi o comunque di dover ogni volta portarsi un ricambio per raggiungere o lasciare la riva”.
Il nome del cantiere che acquisterà il primo esemplare è ancora top secret ma nel frattempo è stato rivelato che questa piccola imbarcazione avrà come sistema di propulsione elettrico un motore Vulcan. La struttura è composta da un siluro, ovvero un corpo sommerso per una bassa resistenza aerodinamica, efficienza e bassa formazione di onde a bassa velocità, e da due foils per far “volare” la barca e un sistema di scafi mobili laterali, regolabili nella loro posizione. Un innovativo concetto di barca e scafo completamente elettrico con varianti a idrogeno, le cui componenti sono riposte in modo sicuro nel corpo sommerso.
Già nei mesi scorsi era stata presentata la versione GerrisTender, progetto vincitore del Design Innovation Award all’ultimo Salone Nautico di Genova, che contiene un’altra caratteristica aggiuntiva di questo progetto esclusivo e brevettato: il siluro è retrattile, quindi la barca può navigare quando necessario in acque poco profonde (come a Venezia) o può essere immagazzinato nel garage appunto di un mega yacht. “Si tratta di un mezzo che aiuta a risolvere un tipico problema del proprietario di uno yacht: facile imbarco grazie al suo controllo regolabile in altezza e rollio, quindi anche in abiti da sera e arrivare al molo… secco!” spiega il suo progettista.
Oltre al primo contratto in arrivo con un cantiere navale, Massimo Verme ha annunciato che partirà presto una campagna di crowdfunding per ottenere i fondi necessari ad avviare la costruzione in serie di diversi esemplari di questa imbarcazione. Alcuni anni fa una società americana stava per ordinare un centinaio di taxi-boat che sarebbero stati impiegati a New York ma, causa anche l’arrivo della pandemia e del lockdown, le intenzioni non si tradussero in un contratto firmato. Adesso pare che ci siano tutte le condizioni per cui i GerrisBoats possano iniziare concretamente a planare sull’acqua.
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