Congelato a Marina di Carrara anche il super yacht Scheherazade
Questa nave da 700 milioni di euro appartiene all’oligarca Eduard Khudaynatov ma si sospetta fosse nella disponibilità di Valdimir Putin
Dopo approfondite ricerche e indagini il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha firmato e disposto il decreto di congelamento del superyacht Scheherazade. Si tratta della nave da diporto lunga 140 metri e del valore di 700 milioni di dollari in sosta per refitting nel porto di Marina di Carrara, presso i cantieri The Italian Sea Group, e che per i giornalisti del team del dissidente russo Alexsej Navalny apparterrebbe al presidente russo Vladim Putin.
Gli accertamenti condotti dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza hanno evidenziato la presenza di significativi collegamenti economici e di affari della persona che ne ha la disponibilità, anche come titolare effettivo, con elementi di spicco del governo russo e con altri soggetti sottoposti alle sanzioni dall’Ue.
A rendere nota la notizia del ‘congelamento’ del megayacht, battente bandiera delle Isole Cayman, è una nota del ministero dell’Economia, che però non fornisce il nome della persona a cui sarebbe attribuibile il possesso.
Lo Scheherazade è stato dal settembre scorso sottoposto a una serie di lavori di manutenzione e ammodernamento in cantiere, con un costo di circa 6 milioni di euro, ed era inizialmente previsto che salpasse entro metà giugno. È dotato di una spa, piscina, due eliporti, un camino a legna e un tavolo da biliardo progettato per inclinarsi in modo da ridurre l’impatto delle onde. Secondo il New York Times nei giorni scorsi era iniziato il rifornimento di acqua e carburante mentre un ex membro dell’equipaggio ha affermato che potrebbe essere pronto a mollare gli ormeggi immediatamente, dopo esser stato sottoposto a prove in mare post refitting.
La proprietà, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe formalmente riconducibile all’ex presidente di Rosneft e proprietario di Villa Altachiara, la residenza sul promontorio di Portofino dove morì la contessa Francesca Vacca Agusta, l’oligarca Eduard Khudaynatov, il cui nome non compare nella lista Ue degli oligarchi sottoposti a sanzioni.
Ora, sulla base degli elementi accertati dalla Guardia di Finanza – spiega la nota del Ministero dell’Economia – “il Comitato di sicurezza finanziaria ha proposto al Consiglio dell’Unione europea l’inserimento di tale soggetto nella suddetta lista. Su proposta dello stesso Comitato, il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, ha adottato il decreto di congelamento dell’imbarcazione Scheherazade, nelle more dell’adozione della misura restrittiva proposta all’Unione europea dallo stesso Comitato di sicurezza finanziaria”.
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