Confindustria disegna nuovi spazi per yacht e superyacht nel porto di Genova
Nel position paper appena presentato si chiede di sfruttare lo spostamento a mare della nuova diga con un’espansione volta a ottenere nuovi spazi per la navalmeccanica e nuovi accosti
Adottato quasi un anno fa il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (Dpss), l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova) dovrebbe essere in procinto di avviare la scrittura del nuovo Piano Regolatore Portuale, operazione in vista della quale la locale sede di Confindustria ha prodotto un documento volto a caldeggiare i propri desiderata.
A valle di un “lavoro durato mesi”, frutto di incontri con “tutte le diverse anime dell’associazione”, il paper presentato oggi dal presidente Umberto Risso con il vicepresidente Beniamino Maltese, delegato all’economia del mare, è un testo contenente una lunga serie di spunti, redatto con l’obiettivo di suggerire una via di sviluppo “che elevi il ranking del porto genovese”, garantendone “il plus della polifunzionalità e la competitività.
Il tutto partendo dal pilastro della nuova diga foranea, “che renderà lo scalo accessibile alle navi di ultima generazione, dopodiché occorrerà – ha chiarito Maltese – perfezionare accessibilità stradale, ferroviaria e aeroportuale”, e dalla considerazione per il Fit for 55, “un pacchetto normativo che rappresenterà nel giro di pochi anni un fattore determinante di competitività dello scalo”.
L’ecumenismo necessario per sintetizzare la posizione di soggetti spesso portatori di interessi conflittuali l’uno con l’altro (i soci di Confindustria) , è del resto la cifra dell’intero documento, che in generale si sofferma su suggerimenti e suggestioni delineate in modo embrionale, senza azzardare previsioni finanziarie, architetture di investimento, ritorni occupazionali o di altro genere, tempistiche, e senza scendere in particolare dettagli delle varie soluzioni proposte (qui il documento per chi voglia approfondire).
Fra le sei macrozone in cui il documento divide lo scalo, tuttavia, ci sono due interventi particolarmente significativi auspicati da Confindustria, ai due estremi del fronte portuale.
Più nel dettaglio, all’estremo levante, per l’area della nautica e delle riparazioni navali Confindustria suggerisce di sfruttare lo spazio ottenuto con lo spostamento a mare della nuova diga (e teoricamente destinato a suddividere, mantenendo un troncone della diga esistente, le direttrici di traffico fra porto antico e bacino di Sampierdarena) con un’espansione volta a ottenere nuovi spazi per la navalmeccanica (beneficiaria anche di un ampliamento del bacino n.4) e nuovi accosti per yacht e maxiyacht. Dai rendering resi pubblici l’area di specchio acquro sarebbe quella adiacente (lato mare) al cantiere Amico & Co.
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