Nelle ultime 24 ore si sono susseguite notizie e aggiornamenti sul trattamento riservato ai maxi yacht degli oligarchi russi da diversi Paesi europei.
L’ultima novità in ordine di tempo è stata l’annuncio arrivato dal ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Bruno Le Maire, che ha rivelato il sequestro, o meglio la detenzione, del superyacht Amore Mio riconducibile a Igor Sechin, patron del gruppo petrolifero russo Rosneft. Questa nave da diporto lunga 45 metri e consegnata nel 2015 dal cantiere olandese Heesen YachtsL’imbarcazione si trovava in un cantiere navale a La Ciotat, a poca distanza da Marsiglia.
“La dogana francese ha proceduto al sequestro dello yacht Amore Vero a La Ciotat, in seguito alle sanzioni dell’Unione Europea nei confronti della Russia” ha spiegato una nota del dicastero francese dell’Economia. A proposito dell’imbarcazione si dice che è “di proprietà di una società di cui Igor Sechin, dirigente della società Rosneft, è stato identificato come principale azionista”. Arrivato a La Ciotat lo scorso 3 gennaio, questo super yacht avrebbe dovuto restare nel porto fino al primo aprile per effettuare alcune riparazioni. “Al momento del controllo — si legge nella nota —lo yacht stava prendendo delle disposizioni per salpare in tutta fretta senza aver completato i lavori di manutenzione previsti”. Al termine del controllo da parte delle Dogane francesi “è stato osservato che questo tentativo di uscita dalle acque territoriali francesi costituiva una infrazione alle sanzioni dell’Ue. Pertanto la nave è stata sequestrata”.
A proposito invece della detenzione presso i cantieri Blohm+Voss ad Amburgo del superyacht Dilbar di un altro magnate russo, Alisher Usmanov, fonti del governo greco hanno fatto sapere di non aver disposto il sequestro della nave anche se in pratica viene tenuta sotto controllo non verrebbe consentito un suo allontanamento dalla banchina. Il Ministero dell’Economia e dell’Innovazione dello stato tedesco di Amburgo ha detto che le autorità del paese non hanno sequestrato il Dilbar (notizia riportata da Forbes) ma l’agenzia federale tedesca delle dogane deve rilasciare una deroga all’esportazione per la partenza dello yacht e che “nessuno yacht lascia il porto se non è autorizzato a farlo”.
In Italia l’attenzione è puntata soprattutto (ma non solo) sullo yacht Lady M ormeggiato a Imperia e nella disponiblità del magnate russo Alexey Mordashov.
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Un yacht appartenant à un oligarque russe a été saisi.
Merci aux douaniers français qui font respecter les sanctions de l'Union européenne à l'encontre des proches du pouvoir russe. pic.twitter.com/AZVzmlet2P— Bruno Le Maire (@BrunoLeMaire) March 3, 2022