Seares diversifica: dopo gli yacht lo sguardo è rivolto anche al navale
Molti gli ambiti di applicazione dei sistemi di ormeggio anche nel navale e sule dighee
Che nel mercato della nautica di alto livello ci sia spazio anche per realtà giovani e innovative lo dimostra la storia di Seares Srl, azienda produttrice di sistemi di ormeggio per le barche con particolari caratteristiche tecnologiche che in pochi anni ha già ottenuto brillanti risultati e ora guarda già ad ambiti applicativi diversi.
A SUPER YACHT 24 il fondatore e amministratore delegato Giorgio Cucé spiega la storia della azienda livornese e le ragioni dell’ottimismo con cui approccia il futuro.
Ci fa una fotografia attuale dell’azienda?
“Seares è stata fondata nel luglio 2018 ma l’attività di ricerca sui prodotti che attualmente commercializziamo è iniziata ben prima, nel 2012 e 2013, con i primi brevetti. Ci tengo a dire che sono tutti sviluppati internamente, e al 100% in-house. Negli anni successivi abbiamo trovato degli investitori che hanno creduto in noi e siamo partiti: oggi abbiamo quindici addetti diretti e abbiamo appena chiuso l’anno con un fatturato di 200 mila euro”.
Siete una start up, quali sono i profili dei vostri dipendenti?
“Soprattutto ingegneri, di varia estrazione, dai meccanici agli elettronici agli aerospaziali. Questo ci sta consentendo di pensare all’implementazione delle nostre tecnologie anche in ambiti molto diversi dalla nautica, aprendoci a mercati nuovi”
Qual’è la clientela dei vostri sistemi di ormeggio?
“Abbiamo due categorie di clienti. Gli armatori e i capitani in cerca di prodotti innovativi ad alta tecnologia, poiché rendiamo le loro barche smart mentre ne manteniamo cariche le batterie di bordo. Tutti i prodotti Seares garantiscono miglior comfort, stabilità e sicurezza: arriviamo ai clienti privati tramite una rete di distributor. Il mercato è ampio perché i nostri ‘smorzatori’ non hanno limiti di dislocamento e si possono adattare dalla barca piccola al superyacht. Poi abbiamo i gestori dei marina, a cui possiamo vendere direttamente e per conto dei quali possiamo anche progettare soluzioni su misura, personalizzandoli per venire incontro a tutte le esigenze specifiche dei singoli porti. La nostra tecnologia è in grado di permettere la transizione dei porti in ottica 4.0, una vantaggiosa e concreta opportunità in questo particolare periodo storico”.
Come è avvenuta la promozione del brand e dei prodotti?
“Inizialmente col semplice passaparola fra armatori, poi tramite la partecipazione a fiere di settore, in primis il Mets del 2019, seguito dai saloni nautici di Genova del 2020 e dell’anno scorso. Il ritorno commerciale è stato subito buono”.
Il 2022 non è partito bene in questo senso, con la cancellazione del Boot di Dusseldorf a gennaio: voi a quali eventi prevedete di partecipare?
“Se la situazione generale ce lo permetterà faremo il salone di Dubai a marzo, importante per noi, poi dopo l’estate il salone di Genova, quello di Fort Lauderdale a ottobre e nuovamente il Mets ad Amsterdam”.
Vi state allargando a nuovi mercati, si diceva: quali?
“Il primo, più affine alla nautica, è quello del navale. Il nostro sistema Seadamp infatti smorza le onde del mare e ne recupera l’energia generata, prestandosi ad applicazioni non solo all’interno dei porti turistici ma anche all’esterno e in strutture più complesse, pensiamo alle dighe foranee dei porti commerciali. Poi anche in acquacoltura, per la sistemazione delle reti, e nel settore delle cosiddette ‘linee vita’, vale a dire gli ancoraggi utilizzati in edilizia sui tetti delle case, ad esempio”
Non è finita qui però perché, conclude Cucé, Seares pensa anche ad utilizzi nel campo delle energie rinnovabili, come quella solare o eolica, specialmente nelle grandi strutture: basta che siano … galleggianti, appunto.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24