Nel 2022 aumenterà ancora la domanda di superyacht e la pressione sui cantieri
Offerta insufficiente di nuove costruzioni e timori sulle scorte e sui materiali sono le maggiroi critticità per i cantieri e per gli armatori
La domanda di super yacht continuerà a superare l’offerta anche nel 2022 e la principale sfida del mercato dell’intermediazione sarà rappresentata dalla scarsità di nuove costruzioni e dalla continua pressione sulle scorte e sui materiali per costruire.
A questo tema dedica un approfondimento Boat International spiegando che le vendite di navi da diporto nel 2021 hanno avuto un’impennata del 71,7% rispetto all’anno precedente raggiungendo il record dal 2008 (anno in cui sono iniziate le registrazioni dei trend di mercato). L’aumento percentuale delle vendite, corrispondente a 723 super yacht, è stato dovuto principalmente alla pandemia che causando restrizioni nei viaggi internazionali ha concentrato l’attenzione dei clienti sulla libertà di spostamento offerta dalla nautica da diporto, determinando d’altro lato una carenza nelle scorte di qualità e prestigio.
L’aumento della richiesta e la mancanza di nuove costruzioni disponibili erano già state segnalate dei broker a partire dalla metà del 2020 e attualmente la situazione non è cambiata; dalla Denison Superyacht Brokers si ha infatti conferma che anche il 2022 è iniziato con ordini di nuovi progetti di costruzione e acquisti di yacht di ogni forma e dimensione da parte dei clienti. Secondo la Edmiston le nuove consegne saranno disponibili dai migliori cantieri navali intorno al 2025 e 2026 e quei clienti che non desiderano aspettare dovranno rivolgersi al mercato dell’intermediazione, che attualmente ha un livello di qualità inferiore alla richiesta abituale. Anche Tommaso Billotta, yacht advisor per Camper & Nicholsons International è d’accordo su questo andamento e conferma che il tempo di permanenza sul mercato degli yacht è passato dai sei agli otto mesi pre-pandemia all’attuale mese, o addirittura ad una settimana se viene raggiunto l’accordo per un giusto prezzo, e che uno yacht appena entrato in elenco riceve subito due-tre offerte.
Tutto ciò ha prodotto un aumento del costo del mercato dell’intermediazione di yacht che, secondo le analisi di mercato, nel periodo 10-16 gennaio sul 26,8m Sunseeker Li-Jor, sul 28,23m Riva yacht Taurus e sul 25,15m Sunseeker Far Too XSIV, ha raggiunto complessivamente quasi 600mila euro. Un aumento – secondo Billotta – ingiustificato nel mercato dell’intermediazione per yacht che hanno già cinque o sei anni di vita, ma comprensibile in quello delle nuove costruzioni in quanto in linea all’aumento del costo dell’acciaio e dell’alluminio.
Entro la fine del 2022 verranno lanciati molti nuovi yacht su ordinazione e ci si aspetta quindi un buon livello di qualità sul mercato; nel frattempo si osserva il trend dell’acquisto di ‘barche provvisorie’ (soprattutto per il neo-acquirente) in attesa di alternative migliori per entrare nel mercato o della consegna di un nuovo yacht di nuova costruzione. Nonostante le pressioni sul mercato la fase attuale rimane un “ottimo momento per vendere” afferma Richard Lambert, direttore vendite della Burgess. “Sappiamo che queste condizioni non dureranno per sempre”.
Questi i numeri degli yacht venduti nel 2021: 723 yacht di cui 684 a motore e 39 a vela, 10,4 milioni di euro il prezzo medio richiesto, 36 metri la lunghezza media, 331 GT la stazza lorda media degli yacht, 12,5 anni la loro età media.
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