Amerio (Permare): “A Bussana di Sanremo così ripartono i Cantieri del Mediterraneo”
Il target di mercato saranno le imbarcazioni fino a 55 metri che navigano nel Mediterraneo Occidentale
Il momento d’oro della nautica coinvolge sia le costruzioni di barche nuove che le attività di refitting e manutenzione, con il settore dei megayacht a trascinare il settore.
La ripartenza dell’attività dei Cantieri del Mediterraneo di Bussana, appena fuori Sanremo, ne è un’ulteriore testimonianza e il fatto che gli imprenditori già attivi trovino anche soci esterni disposti a investire nella nautica non può che essere accolto con favore.
La vicenda di questo sito produttivo del Ponente ligure la racconta a SUPER YACHT 24 Barbara Amerio, amministratore delegato della Permare di Sanremo, la società capofila legata alla Cantieri del Mediterraneo Srl che fa parte della filiera nautica.
Qual è la storia del cantiere di Bussana?
In realtà quest’area ha visto nascere la Permare in qualità di costruttore, dal momento che il sito era già attivo già negli anni Sessanta ed è stato acquistato negli anni Ottanta dalla famiglia Amerio. Il cantiere ha visto inizialmente la costruzione di nuovi yacht a marchio Amer negli anni Ottanta e Novanta prima della delocalizzazione in Toscana, oltre al rimessaggio di imbarcazioni. Negli anni Duemila siamo riusciti ad rinnovare il capannone e le strutture ma la sua vicinanza al mare era persino eccessiva, dal momento che era esposto a mareggiate, con le onde che lo lambivano, e
quindi non più in condizioni di sicurezza.
Come siete riusciti a ripartire con l’attività?
Anche grazie all’ingresso di un nuovo socio, la famiglia Maggiali, con la quale condividiamo visione e anche origine, visto che si tratta di un’azienda familiare come la nostra in cui la nuova
generazione si è affiancata alla precedente. Siamo soci al 50% e anche se loro arrivano da esperienze in altri settori fuori dalla nautica, uno dei membri della famiglia, Beatrice è
direttamente coinvolto nel nuovo progetto insieme a noi.
Di che investimento parliamo?
Diversi milioni, un numero a due cifre. Ci sono serviti anche per l’acquisto di un travel lift da 430 tonnellate, in sostituzione di quello vecchio da 130, indispensabile per la movimentazione dei megayacht che abbiamo individuato come target, vale a dire quelli fino a 55 metri, di cui l’area della Costa Azzurra e del Ponente ligure è ricca. Contando anche i terzisti nell’area oggi lavorano
una cinquantina di persone, in gran parte operatori altamente specializzati.
Nuove costruzioni e refit, il gruppo Permare intende integrare sempre di più le due attività?
Sì, l’idea è quella. Per le costruzioni di nuovi superyacht a marchio Amer ci serviamo di un’area a Viareggio, essenzialmente per una questione di grandezza degli stampi da movimentare, mentre per il refit il sito di Bussana è perfetto e si presta anche a lavorazioni ad alto valore aggiunto, come il restauro di scafi d’epoca. La prima barca su cui stiamo lavorando ai Cantieri del Mediterraneo è un 50 metri.
Quali sono i piani di business, alla luce di queste novità?
Innanzitutto vorremmo allargarci ancora e abbiamo già individuato altri spazi di cui stiamo discutendo col comune di Sanremo: il Piano delle coste del resto li individua già come aree da
destinare allo sviluppo della cantieristica. A Bussana possiamo ospitare fino a venti unità alate econtando soprattutto sul passaparola fra armatori e comandanti crediamo di poter attrarre una
clientela internazionale di alto livello.
Che rapporti avete con gli enti pubblici?
Devo dire di ottima collaborazione, e non parlo solo del comune di Sanremo. Quello di Ospedaletti, per esempio, ci ha aiutato per consentirci di movimentare via mare a Bussana dei manufatti in
cemento che giacevano inutilizzati nel loro marina, e anche la Capitaneria è stata coinvolta nella fasi di trasporto, dimostrando sensibilità e grande senso di coordinamento. Anche la Regione interessata alla pratica ha compreso il grande potenziale di sviluppo ed indotto. Un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato.
Chiudiamo con un po’ di numeri: com’è il bilancio dell’anno passato e che previsioni fate per i prossimi?
Il trend è favorevole per la nautica e anche il gruppo Permare ne sta beneficiando, come tutti. I nostri fatturati li calcoliamo a biennio e quello 2020-2021 lo abbiamo chiuso con circa 25 milioni di
ricavi. Le prospettive sono molto buone in quanto il nostro portafoglio ordini sulle nuove costruzioni è pieno fino al 2023, con cinque consegne di superyacht previste.
Lei è una donna imprenditrice, nella nautica non sono molte: com’è la condizione del lavoro femminile?
Devo dire che le donne che lavorano da noi sono molte, più della media del settore. Sono sempre più richieste diverse figure specializzate in materie STEM dove anche le donne possono essere
impiegate in ruoli di responsabilità, dall’ingegneria alla parte digitale, e avremo bisogno di nuovi profili presto. Spero che le donne si avvicinino sempre di più alla nautica, grazie anche al supporto
delle scuole e dei centri di formazione, oltre alle borse di studio che stiamo finanziando. Il momento è davvero propizio e le opportunità di carriera sono interessanti, specie nella nostra zona che può contare sulla vicinanza con la Costa Azzurra e sulla presenza dei nuovi, grandi porti come Imperia e Ventimiglia che sono in grado oggi di accogliere adeguatamente i megayacht, senza dimenticare il nuovo progetto riguardante il Porto vecchio di Sanremo.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24